Figlio di un notaio madrileno, Dionisio Aguado seguì una formazione letteraria prima di sviluppare la passione per la chitarra, i cui rudimenti apprese, pare, dal sacerdote Miguel García. Nel 1803, alla morte del padre, si ritirò nel villaggio di Fuenlabrada, a sud della sua città natale. Vi rimase per tutta la durata della guerra d’indipendenza spagnola, dedicandosi allo studio della chitarra e alla pubblicazione di brani composti per ta le strumento (tra cui una Colección de Estudios edita a Madrid nel 1820). Quando lasciò il suo isolamento, dopo la morte della madre (1824), la sua reputazione era già consolidata in Europa. Si recò a Parigi nel 1825 in occasione della traduzione francese del suo manuale, Méthode complète pour la guitare, da parte di François de Fossa, e vi visse fino al 1838. Qui organizzò concerti con Fernando Sor, ma ebbe con lui un disaccordo sull’uso della mano destra: Aguado raccomandava di usare le unghie per suonare le corde, mentre il suo connazionale preferiva i polpastrelli. Ad Aguado si deve anche un altro accorgimento tecnico: egli ebbe l’idea di fissare la chitarra su un treppiede, che battezzò “tripedisono”: liberando l’esecutore dalla necessità di reggere lo strumento, “il suono è molto più forte, le vibrazioni non si fermano e le mani rimangono completamente libere di agire, senza contrazioni” (Encyclopédie pittoresque de la musique). Secondo Fétis, fu la nostalgia di casa a riportare il virtuoso a Madrid, dove insegnò fino alla fine della sua vita, pubblicando una terza versione del suo metodo (Nuevo método para guitarra, 1843).
Vai a tutti gli eventi >>>
(6404) STUDI PER CHITARRA
–
Un risultato trovato in catalogo
Figlio di un notaio madrileno, Dionisio Aguado seguì una formazione letteraria prima di sviluppare la passione per la chitarra, i cui rudimenti apprese, pare, dal sacerdote Miguel García. Nel 1803, alla morte del padre, si ritirò nel villaggio di Fuenlabrada, a sud della sua città natale. Vi rimase per tutta la durata della guerra d’indipendenza spagnola, dedicandosi allo studio della chitarra e alla pubblicazione di brani composti per ta le strumento (tra cui una Colección de Estudios edita a Madrid nel 1820). Quando lasciò il suo isolamento, dopo la morte della madre (1824), la sua reputazione era già consolidata in Europa. Si recò a Parigi nel 1825 in occasione della traduzione francese del suo manuale, Méthode complète pour la guitare, da parte di François de Fossa, e vi visse fino al 1838. Qui organizzò concerti con Fernando Sor, ma ebbe con lui un disaccordo sull’uso della mano destra: Aguado raccomandava di usare le unghie per suonare le corde, mentre il suo connazionale preferiva i polpastrelli. Ad Aguado si deve anche un altro accorgimento tecnico: egli ebbe l’idea di fissare la chitarra su un treppiede, che battezzò “tripedisono”: liberando l’esecutore dalla necessità di reggere lo strumento, “il suono è molto più forte, le vibrazioni non si fermano e le mani rimangono completamente libere di agire, senza contrazioni” (Encyclopédie pittoresque de la musique). Secondo Fétis, fu la nostalgia di casa a riportare il virtuoso a Madrid, dove insegnò fino alla fine della sua vita, pubblicando una terza versione del suo metodo (Nuevo método para guitarra, 1843).
Vai a tutti gli eventi >>>
(6404) STUDI PER CHITARRA
–
Un risultato trovato in catalogo
Figlio di un notaio madrileno, Dionisio Aguado seguì una formazione letteraria prima di sviluppare la passione per la chitarra, i cui rudimenti apprese, pare, dal sacerdote Miguel García. Nel 1803, alla morte del padre, si ritirò nel villaggio di Fuenlabrada, a sud della sua città natale. Vi rimase per tutta la durata della guerra d’indipendenza spagnola, dedicandosi allo studio della chitarra e alla pubblicazione di brani composti per ta le strumento (tra cui una Colección de Estudios edita a Madrid nel 1820). Quando lasciò il suo isolamento, dopo la morte della madre (1824), la sua reputazione era già consolidata in Europa. Si recò a Parigi nel 1825 in occasione della traduzione francese del suo manuale, Méthode complète pour la guitare, da parte di François de Fossa, e vi visse fino al 1838. Qui organizzò concerti con Fernando Sor, ma ebbe con lui un disaccordo sull’uso della mano destra: Aguado raccomandava di usare le unghie per suonare le corde, mentre il suo connazionale preferiva i polpastrelli. Ad Aguado si deve anche un altro accorgimento tecnico: egli ebbe l’idea di fissare la chitarra su un treppiede, che battezzò “tripedisono”: liberando l’esecutore dalla necessità di reggere lo strumento, “il suono è molto più forte, le vibrazioni non si fermano e le mani rimangono completamente libere di agire, senza contrazioni” (Encyclopédie pittoresque de la musique). Secondo Fétis, fu la nostalgia di casa a riportare il virtuoso a Madrid, dove insegnò fino alla fine della sua vita, pubblicando una terza versione del suo metodo (Nuevo método para guitarra, 1843).
Vai a tutti gli eventi >>>
(6404) STUDI PER CHITARRA
–
Un risultato trovato in catalogo