Ha compiuto gli studi di teoria e solfeggio all’Istituto Musicale “Venturi” di Brescia e nel 1960 quelli di composizione con Manenti, passava indi a Milano per proseguire tali studi con Bettinelli. Si diplomò in composizione nel 1972, in Canto Didattico ed artistico nel 1968; ha debuttato al Teatro Grande di Brescia nella 2euridice” di J. Peri nel 1964. Ha fatto parte del “Gruppo Madrigalistico Milanese” e, nel 1980, canta nel Nuovo Trio Italiano. Nel 1978 ha vinto il II premio di composizione “Città di Varese” con un lavoro per clarinetto e pianoforte dal titolo “Tre movimenti”; nel 1979 vince il Premio Muccetti di Parma con “Varianti” per fagotto e archi, e di questa composizione si è scritto: “La pagina della Bianchera si presenta di solida impostazione seriale con lo strumento solista, il fagotto, in posizione di intimità discorsiva con le sonorità frignanti degli archi tenuti nel registro acuto. La Bianchera, insomma, sa manovrare bene, e fuori dai luoghi comuni, la voce del fagotto, non più brontolone e petulante ma librato in una cantabilità “melodica” dagli accenti patetici e delicati e su cui baluginano con begli effetti sonori le fasce degli archi. La musicista pare qui riconciliare lo sperimentalismo con una venatura neoclassica quasi stravinskiana”. Nel 1979 l’Angelicum di Milano le commissionò una suite di Otto danze per uno spettacolo coreografico-musicale per ragazzi; tale composizione ha ottenuto un grande successo. Insegna Armonia Complementare al Conservatorio di Milano e Composizione al Civico Liceo Musicale di Varese.
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(8431) Tre movimenti
per clarinetto e pianoforte
Un risultato trovato in catalogo
Ha compiuto gli studi di teoria e solfeggio all’Istituto Musicale “Venturi” di Brescia e nel 1960 quelli di composizione con Manenti, passava indi a Milano per proseguire tali studi con Bettinelli. Si diplomò in composizione nel 1972, in Canto Didattico ed artistico nel 1968; ha debuttato al Teatro Grande di Brescia nella 2euridice” di J. Peri nel 1964. Ha fatto parte del “Gruppo Madrigalistico Milanese” e, nel 1980, canta nel Nuovo Trio Italiano. Nel 1978 ha vinto il II premio di composizione “Città di Varese” con un lavoro per clarinetto e pianoforte dal titolo “Tre movimenti”; nel 1979 vince il Premio Muccetti di Parma con “Varianti” per fagotto e archi, e di questa composizione si è scritto: “La pagina della Bianchera si presenta di solida impostazione seriale con lo strumento solista, il fagotto, in posizione di intimità discorsiva con le sonorità frignanti degli archi tenuti nel registro acuto. La Bianchera, insomma, sa manovrare bene, e fuori dai luoghi comuni, la voce del fagotto, non più brontolone e petulante ma librato in una cantabilità “melodica” dagli accenti patetici e delicati e su cui baluginano con begli effetti sonori le fasce degli archi. La musicista pare qui riconciliare lo sperimentalismo con una venatura neoclassica quasi stravinskiana”. Nel 1979 l’Angelicum di Milano le commissionò una suite di Otto danze per uno spettacolo coreografico-musicale per ragazzi; tale composizione ha ottenuto un grande successo. Insegna Armonia Complementare al Conservatorio di Milano e Composizione al Civico Liceo Musicale di Varese.
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Ha compiuto gli studi di teoria e solfeggio all’Istituto Musicale “Venturi” di Brescia e nel 1960 quelli di composizione con Manenti, passava indi a Milano per proseguire tali studi con Bettinelli. Si diplomò in composizione nel 1972, in Canto Didattico ed artistico nel 1968; ha debuttato al Teatro Grande di Brescia nella 2euridice” di J. Peri nel 1964. Ha fatto parte del “Gruppo Madrigalistico Milanese” e, nel 1980, canta nel Nuovo Trio Italiano. Nel 1978 ha vinto il II premio di composizione “Città di Varese” con un lavoro per clarinetto e pianoforte dal titolo “Tre movimenti”; nel 1979 vince il Premio Muccetti di Parma con “Varianti” per fagotto e archi, e di questa composizione si è scritto: “La pagina della Bianchera si presenta di solida impostazione seriale con lo strumento solista, il fagotto, in posizione di intimità discorsiva con le sonorità frignanti degli archi tenuti nel registro acuto. La Bianchera, insomma, sa manovrare bene, e fuori dai luoghi comuni, la voce del fagotto, non più brontolone e petulante ma librato in una cantabilità “melodica” dagli accenti patetici e delicati e su cui baluginano con begli effetti sonori le fasce degli archi. La musicista pare qui riconciliare lo sperimentalismo con una venatura neoclassica quasi stravinskiana”. Nel 1979 l’Angelicum di Milano le commissionò una suite di Otto danze per uno spettacolo coreografico-musicale per ragazzi; tale composizione ha ottenuto un grande successo. Insegna Armonia Complementare al Conservatorio di Milano e Composizione al Civico Liceo Musicale di Varese.
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