All’età di vent’anni, si trasferì a Palermo per studiare musica presso il Real Collegio degli Spersi, l’attuale conservatorio cittadino.
Nel 1830 conseguì il diploma in composizione e canto. Nel 1838 si stabilì definitivamente a Milano dove insegnò canto, teoria e solfeggio (dal 1838), armonia e canto femminile (dal 1851) e canto maschile (dal 1859) presso il Regio Conservatorio.
Fu insegnante di Amilcare Ponchielli, Arrigo Boito, Franco Faccio e Alfredo Catalani, nonché amico di Alessandro Manzoni, di cui musicò il coro dell’Adelchi in morte di Ermengarda (Sparse le trecce morbide) e i tre componimenti dedicati alla comunione (Si, tu scendi ancor dal cielo, Ostia umil! – Sangue innocente, Sei mio, con Te respiro).
Compose diverse opere liriche, oltre a sinfonie, musica da camera, brani di musica sacra, pezzi per pianoforte, clavicembalo, violino e violoncello.
Bona è ricordato soprattutto per i metodi didattici di lettura musicale e per le numerose raccolte di solfeggi. Il suo Metodo completo per la divisione (ancora oggi in uso) ha educato generazioni di studenti alla corretta lettura della musica e all’apprendimento dei concetti che sono alla base della teoria musicale.
La sua città natale gli ha dedicato una piazza.
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(4870) METODO COMPLETO PER LA DIVISIONE
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Un risultato trovato in catalogo
All’età di vent’anni, si trasferì a Palermo per studiare musica presso il Real Collegio degli Spersi, l’attuale conservatorio cittadino.
Nel 1830 conseguì il diploma in composizione e canto. Nel 1838 si stabilì definitivamente a Milano dove insegnò canto, teoria e solfeggio (dal 1838), armonia e canto femminile (dal 1851) e canto maschile (dal 1859) presso il Regio Conservatorio.
Fu insegnante di Amilcare Ponchielli, Arrigo Boito, Franco Faccio e Alfredo Catalani, nonché amico di Alessandro Manzoni, di cui musicò il coro dell’Adelchi in morte di Ermengarda (Sparse le trecce morbide) e i tre componimenti dedicati alla comunione (Si, tu scendi ancor dal cielo, Ostia umil! – Sangue innocente, Sei mio, con Te respiro).
Compose diverse opere liriche, oltre a sinfonie, musica da camera, brani di musica sacra, pezzi per pianoforte, clavicembalo, violino e violoncello.
Bona è ricordato soprattutto per i metodi didattici di lettura musicale e per le numerose raccolte di solfeggi. Il suo Metodo completo per la divisione (ancora oggi in uso) ha educato generazioni di studenti alla corretta lettura della musica e all’apprendimento dei concetti che sono alla base della teoria musicale.
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All’età di vent’anni, si trasferì a Palermo per studiare musica presso il Real Collegio degli Spersi, l’attuale conservatorio cittadino.
Nel 1830 conseguì il diploma in composizione e canto. Nel 1838 si stabilì definitivamente a Milano dove insegnò canto, teoria e solfeggio (dal 1838), armonia e canto femminile (dal 1851) e canto maschile (dal 1859) presso il Regio Conservatorio.
Fu insegnante di Amilcare Ponchielli, Arrigo Boito, Franco Faccio e Alfredo Catalani, nonché amico di Alessandro Manzoni, di cui musicò il coro dell’Adelchi in morte di Ermengarda (Sparse le trecce morbide) e i tre componimenti dedicati alla comunione (Si, tu scendi ancor dal cielo, Ostia umil! – Sangue innocente, Sei mio, con Te respiro).
Compose diverse opere liriche, oltre a sinfonie, musica da camera, brani di musica sacra, pezzi per pianoforte, clavicembalo, violino e violoncello.
Bona è ricordato soprattutto per i metodi didattici di lettura musicale e per le numerose raccolte di solfeggi. Il suo Metodo completo per la divisione (ancora oggi in uso) ha educato generazioni di studenti alla corretta lettura della musica e all’apprendimento dei concetti che sono alla base della teoria musicale.
La sua città natale gli ha dedicato una piazza.
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