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Cimarosa, Domenico
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Domenico Cimarosa nacque ad Aversa il 17 dicembre 1749. Pochi giorni dopo la sua nascita si trasferì con i genitori a Napoli, dove apprese i rudimenti musicali con padre Polcano, organista del monastero di S. Severo de’ Padri Conventuali. Nel 1761 fu ammesso al Conservatorio di S. Maria di Loreto, dove studiò con Gennaro Manna, Antonio Sacchni, Fedele Fenaroli e probabilmente Niccolò Piccinni. Prese, inoltre, lezioni di canto con il castrato Giuseppe Aprile. Durante gli anni dei suoi studi, Cimarosa compose alcuni mottetti e messe, ma fu con la sua prima commedia per musica, Le stravaganze del conte seguita dalla farsetta Le magie di Merlina e Zoroastro, rappresentata nel 1771 al Teatro dei Fiorentini di Napoli, che la sua fama di operista iniziò a diffondersi. In breve tempo le sue opere riscossero grande successo soprattutto a Roma, dove furono rappresentate principalmente al Teatro Valle. Tra il 1778 e il 1781 compose 18 opere, tra le quali Il ritorno di Don Calandrino, L’italiana in Londra, Le donne rivali e Il pittore parigino. Johann Wolfgang Gothe, durante la sua visita a Roma nel 1787, rimase particolarmente colpito da L’impresario in angustie, del quale apprezzò la comicità del finale del primo atto, quando il poeta al centro del palcoscenico riceve le critiche da parte dell’impresario e della prima donna da un lato e del compositore e della seconda donna dall’altro. Anche alcune opere serie, come Caio Mario e Alessandro nell’Indie, su testo di Pietro Metastasio, furono rappresentate per la prima volta a Roma, rispettivamente nel 1780 al Teatro delle Dame e nel 1781 al Teatro Argentina. Nel 1780 fu rappresentata la prima opera al Teatro alla Scala di Milano, L’italiana a Londra, eseguita poco tempo dopo a Dresda, dove nei primi anni ’80 furono rappresentate quattro opere di Cimarosa tradotte in tedesco.

Nel 1779 Cimarosa fu nominato organista aggiunto della Cappella Reale di Napoli, incarico che mantenne fino al 1786, quando divenne secondo organista.

Nel 1787 Cimarosa accettò la posizione di maestro di cappella alla corte di Caterina II di San Pietroburgo, incarico ottenuto probabilmente su raccomandazione del duca di Serra Capriola, ambasciatore in Russia del Regno delle Due Sicilie, a seguito dei grandi successi riscossi dalle sue opere come Giannina e Bernardone, rappresentata per la prima volta al Teatro San Samuele di Venezia nel 1781 e, successivamente, a Milano, Vienna, Madrid e San Pietroburgo. Durante il viaggio verso la capitale russa, il compositre fu ospite di Leopoldo, Gran Duca di Toscana e futuro imperatore, il quale svolse un ruolo determinante per il successo del compositore a Vienna. A Parma visitò la duchessa Maria Amalia (figlia di Maria Teresa d’Austria e moglie di Ferdinando di Borbone). In Russia Cimarose riscosse notevole successo e vi rimase fino a giugno del 1791. Dopo aver trascorso tre mesi a Varsavia, arrivò a Vienna poco dopo la morte di Giuseppe II.

Al suo arrivo a Vienna, Cimarosa fu nominato Kapellmeister di Leopoldo II. Gli fu commissionata la scrittura di un’opera, Il matrimonio segreto, su testo di Giovanni Bertati, che fu eseguita al Burgtheater il 7 febbraio 1792. Il successo fu talmente grande che l’imperatore ordinò di ripetere quella stessa serata nelle sue camere private. Durante i suoi due anni a Vienna compose altre due opere, La calamita dei cuori e Amor rende sagace, e riprese Il pittore parigino.

Nel 1792 ritornò a Napoli, dove fu nominato maestro della cappella Reale. Oltre a comporne di nuove, in questa fase della carriera rielaborò alcune opere del passato, come L’italiana a Londra, aggiungendo sezioni nel dialetto napoletano. Le opere più importanti di questo periodo sono Le astuzie femminili (1794), Penelope (1794) e Gli Orazi ed i Curiazi (1796). Con l’arrivo delle truppe borboniche a Napoli, Cimarosa fu costretto a lasciare la città partenopea. Morì l’11 gennaio 1801 a Venezia.

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21/11/2024 – IL MAESTRO DI CAPPELLA – Scherzo musicale in un atto

Descrizione: Busan Opera House Orchestra  Conductor: Chanmin Chung                    

27/11/2024 – IL MAESTRO DI CAPPELLA – Scherzo musicale in un atto

Descrizione: Busan Opera House Orchestra  Conductor: Chanmin Chung                    

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Domenico Cimarosa nacque ad Aversa il 17 dicembre 1749. Pochi giorni dopo la sua nascita si trasferì con i genitori a Napoli, dove apprese i rudimenti musicali con padre Polcano, organista del monastero di S. Severo de’ Padri Conventuali. Nel 1761 fu ammesso al Conservatorio di S. Maria di Loreto, dove studiò con Gennaro Manna, Antonio Sacchni, Fedele Fenaroli e probabilmente Niccolò Piccinni. Prese, inoltre, lezioni di canto con il castrato Giuseppe Aprile. Durante gli anni dei suoi studi, Cimarosa compose alcuni mottetti e messe, ma fu con la sua prima commedia per musica, Le stravaganze del conte seguita dalla farsetta Le magie di Merlina e Zoroastro, rappresentata nel 1771 al Teatro dei Fiorentini di Napoli, che la sua fama di operista iniziò a diffondersi. In breve tempo le sue opere riscossero grande successo soprattutto a Roma, dove furono rappresentate principalmente al Teatro Valle. Tra il 1778 e il 1781 compose 18 opere, tra le quali Il ritorno di Don Calandrino, L’italiana in Londra, Le donne rivali e Il pittore parigino. Johann Wolfgang Gothe, durante la sua visita a Roma nel 1787, rimase particolarmente colpito da L’impresario in angustie, del quale apprezzò la comicità del finale del primo atto, quando il poeta al centro del palcoscenico riceve le critiche da parte dell’impresario e della prima donna da un lato e del compositore e della seconda donna dall’altro. Anche alcune opere serie, come Caio Mario e Alessandro nell’Indie, su testo di Pietro Metastasio, furono rappresentate per la prima volta a Roma, rispettivamente nel 1780 al Teatro delle Dame e nel 1781 al Teatro Argentina. Nel 1780 fu rappresentata la prima opera al Teatro alla Scala di Milano, L’italiana a Londra, eseguita poco tempo dopo a Dresda, dove nei primi anni ’80 furono rappresentate quattro opere di Cimarosa tradotte in tedesco.

Nel 1779 Cimarosa fu nominato organista aggiunto della Cappella Reale di Napoli, incarico che mantenne fino al 1786, quando divenne secondo organista.

Nel 1787 Cimarosa accettò la posizione di maestro di cappella alla corte di Caterina II di San Pietroburgo, incarico ottenuto probabilmente su raccomandazione del duca di Serra Capriola, ambasciatore in Russia del Regno delle Due Sicilie, a seguito dei grandi successi riscossi dalle sue opere come Giannina e Bernardone, rappresentata per la prima volta al Teatro San Samuele di Venezia nel 1781 e, successivamente, a Milano, Vienna, Madrid e San Pietroburgo. Durante il viaggio verso la capitale russa, il compositre fu ospite di Leopoldo, Gran Duca di Toscana e futuro imperatore, il quale svolse un ruolo determinante per il successo del compositore a Vienna. A Parma visitò la duchessa Maria Amalia (figlia di Maria Teresa d’Austria e moglie di Ferdinando di Borbone). In Russia Cimarose riscosse notevole successo e vi rimase fino a giugno del 1791. Dopo aver trascorso tre mesi a Varsavia, arrivò a Vienna poco dopo la morte di Giuseppe II.

Al suo arrivo a Vienna, Cimarosa fu nominato Kapellmeister di Leopoldo II. Gli fu commissionata la scrittura di un’opera, Il matrimonio segreto, su testo di Giovanni Bertati, che fu eseguita al Burgtheater il 7 febbraio 1792. Il successo fu talmente grande che l’imperatore ordinò di ripetere quella stessa serata nelle sue camere private. Durante i suoi due anni a Vienna compose altre due opere, La calamita dei cuori e Amor rende sagace, e riprese Il pittore parigino.

Nel 1792 ritornò a Napoli, dove fu nominato maestro della cappella Reale. Oltre a comporne di nuove, in questa fase della carriera rielaborò alcune opere del passato, come L’italiana a Londra, aggiungendo sezioni nel dialetto napoletano. Le opere più importanti di questo periodo sono Le astuzie femminili (1794), Penelope (1794) e Gli Orazi ed i Curiazi (1796). Con l’arrivo delle truppe borboniche a Napoli, Cimarosa fu costretto a lasciare la città partenopea. Morì l’11 gennaio 1801 a Venezia.

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Descrizione: Busan Opera House Orchestra  Conductor: Chanmin Chung                    

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Nel 1779 Cimarosa fu nominato organista aggiunto della Cappella Reale di Napoli, incarico che mantenne fino al 1786, quando divenne secondo organista.

Nel 1787 Cimarosa accettò la posizione di maestro di cappella alla corte di Caterina II di San Pietroburgo, incarico ottenuto probabilmente su raccomandazione del duca di Serra Capriola, ambasciatore in Russia del Regno delle Due Sicilie, a seguito dei grandi successi riscossi dalle sue opere come Giannina e Bernardone, rappresentata per la prima volta al Teatro San Samuele di Venezia nel 1781 e, successivamente, a Milano, Vienna, Madrid e San Pietroburgo. Durante il viaggio verso la capitale russa, il compositre fu ospite di Leopoldo, Gran Duca di Toscana e futuro imperatore, il quale svolse un ruolo determinante per il successo del compositore a Vienna. A Parma visitò la duchessa Maria Amalia (figlia di Maria Teresa d’Austria e moglie di Ferdinando di Borbone). In Russia Cimarose riscosse notevole successo e vi rimase fino a giugno del 1791. Dopo aver trascorso tre mesi a Varsavia, arrivò a Vienna poco dopo la morte di Giuseppe II.

Al suo arrivo a Vienna, Cimarosa fu nominato Kapellmeister di Leopoldo II. Gli fu commissionata la scrittura di un’opera, Il matrimonio segreto, su testo di Giovanni Bertati, che fu eseguita al Burgtheater il 7 febbraio 1792. Il successo fu talmente grande che l’imperatore ordinò di ripetere quella stessa serata nelle sue camere private. Durante i suoi due anni a Vienna compose altre due opere, La calamita dei cuori e Amor rende sagace, e riprese Il pittore parigino.

Nel 1792 ritornò a Napoli, dove fu nominato maestro della cappella Reale. Oltre a comporne di nuove, in questa fase della carriera rielaborò alcune opere del passato, come L’italiana a Londra, aggiungendo sezioni nel dialetto napoletano. Le opere più importanti di questo periodo sono Le astuzie femminili (1794), Penelope (1794) e Gli Orazi ed i Curiazi (1796). Con l’arrivo delle truppe borboniche a Napoli, Cimarosa fu costretto a lasciare la città partenopea. Morì l’11 gennaio 1801 a Venezia.

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