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Franci, Carlo
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Figlio del baritono Benvenuto, inizia gli studi musicali presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma sotto la guida di Goffredo Petrassi e Franco Ferrara: con il primo studia composizione e con il secondo direzione d’orchestra. Contemporaneamente si dedica allo studio del pianoforte con il maestro Libero Barni.

Finiti gli studi viene chiamato a dirigere famose orchestre internazionali, tra le quali la London Symphony Orchestra e i Wiener Philharmoniker, oltre a quelle nazionali della RAI e alla direzione di opere in importanti teatri come La Scala, il Metropolitan, la Fenice di Venezia.

Si dedica anche alla composizione: nel 1958 compone, su libretto di Luigi SiloriL’Imperatore, un’opera scenica che viene rappresentata per la prima volta al Teatro Donizetti di Bergamo nello stesso anno. La critica la definisce come “un lavoro di prevalente e buon sinfonismo, e di sottile efficacia coloristica, con un certo sacrificio della parte vocale[1]. Compone inoltre diverse colonne sonore per il cinema.

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Finiti gli studi viene chiamato a dirigere famose orchestre internazionali, tra le quali la London Symphony Orchestra e i Wiener Philharmoniker, oltre a quelle nazionali della RAI e alla direzione di opere in importanti teatri come La Scala, il Metropolitan, la Fenice di Venezia.

Si dedica anche alla composizione: nel 1958 compone, su libretto di Luigi SiloriL’Imperatore, un’opera scenica che viene rappresentata per la prima volta al Teatro Donizetti di Bergamo nello stesso anno. La critica la definisce come “un lavoro di prevalente e buon sinfonismo, e di sottile efficacia coloristica, con un certo sacrificio della parte vocale[1]. Compone inoltre diverse colonne sonore per il cinema.

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Finiti gli studi viene chiamato a dirigere famose orchestre internazionali, tra le quali la London Symphony Orchestra e i Wiener Philharmoniker, oltre a quelle nazionali della RAI e alla direzione di opere in importanti teatri come La Scala, il Metropolitan, la Fenice di Venezia.

Si dedica anche alla composizione: nel 1958 compone, su libretto di Luigi SiloriL’Imperatore, un’opera scenica che viene rappresentata per la prima volta al Teatro Donizetti di Bergamo nello stesso anno. La critica la definisce come “un lavoro di prevalente e buon sinfonismo, e di sottile efficacia coloristica, con un certo sacrificio della parte vocale[1]. Compone inoltre diverse colonne sonore per il cinema.

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