Adriano Guarnieri e’ nato a Sustinente, Mantova, il 10 settembre 1947.
Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Bologna, diplomandosi musica corale, sotto la guida di Tito Gotti, e in composizione, con Giacomo Manzoni. Ha iniziato la propria carriera affiancando l’attività direttoriale a quella di compositore, fondando, nel 1975 a Firenze, il Nuovo Ensemble Bruno Maderna.
Partendo da posizioni stilistiche vicine allo Strutturalismo (Musica per un’azione immaginaria a L’art pour l’art entrambe del 1976), Guarnieri ha progressivamente maturato un linguaggio del tutto personale che la critica ha definito «cantabilità metrica», una cantabilità che esclude recuperi melodici o tematici tradizionali in quanto nasce sempre «dentro la galassia del suono», dall’interno della materia sonora. Così pure va letta la veste grafica delle partiture, costellate di indicazioni dinamiche ed agogiche che determinano nel contempo il suono e la forma.
Sul finire degli anni ‘80 Guarnieri si appassiona alla poesia di Pier Paolo Pasolini, intraprendendo un rapporto che culmina con l’azione lirica Trionfo della notte, andata in scena al Teatro Comunale di Bologna nel 1987 e insignita del Premio Abbiati della critica italiana quale miglior composizione dell’anno. Alla poetica pasoliniana è legato anche Romanza alla notte N. 2 (1988) concerto per violino e orchestra, eseguita a Parma, a Milano, e a Vienna con rimarchevole successo internazionale. A Pasolini è dedicato anche Il glicine (1993) per soprano, voce recitante, flauto e violino amplificati. Nel 1993 un altro riconoscimento gli viene attribuito dalla città di Montepulciano, il cui Festival gli commissiona l’azione lirica Orfeo…cantando tolse, dieci azioni liriche su testo liberamente tratto da “Orfeo” di Angelo Poliziano (1994). Nel 1995 inizia la collaborazione con il poeta Giovanni Raboni; da questo rapporto nascono, fra gli altri, i titoli Quare tristis(Biennale di Venezia, 1995), Pensieri canuti (Festival di Salisburgo, 1999) e la Passione secondo Matteo, commissionatagli dal Teatro alla Scala per il Giubileo del 2000, in cui il testo di Raboni si intreccia con Pasolini ed il testo evangelico; eseguita nella chiesa di S.Marco, suscitò reazioni di profonda partecipazione.
Fondamentale nella produzione di Guarnieri è l’impiego del live electronics, strumento principe dell’elaborazione e della spazialità del suono, così significativi nella ricerca del compositore. Assistito dal regista del suono Alvise Vidolin, Guarnieri ha composto vere e proprie partiture elettroniche di cui fanno parte l’opera-video Medea che, andata in scena nell’ottobre 2002 con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, è valsa al compositore il secondo Premio Abbiati della sua carriera e Solo di donna, azione lirica in un atto per voce, flauto, arpa e live electronics, presentata l’8 marzo 2004 al Teatro Le Muse di Ancona.
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(7434) Grooves N. 1
per orchestra
(7435) Grooves N. 1
per orchestra
(7624) Diaphonia
per flauto e clavicembalo
(7622) Grooves II
per orchestra da camera
(7623) Grooves II
per orchestra da camera
5 pubblicazioni in catalogo
Adriano Guarnieri e’ nato a Sustinente, Mantova, il 10 settembre 1947.
Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Bologna, diplomandosi musica corale, sotto la guida di Tito Gotti, e in composizione, con Giacomo Manzoni. Ha iniziato la propria carriera affiancando l’attività direttoriale a quella di compositore, fondando, nel 1975 a Firenze, il Nuovo Ensemble Bruno Maderna.
Partendo da posizioni stilistiche vicine allo Strutturalismo (Musica per un’azione immaginaria a L’art pour l’art entrambe del 1976), Guarnieri ha progressivamente maturato un linguaggio del tutto personale che la critica ha definito «cantabilità metrica», una cantabilità che esclude recuperi melodici o tematici tradizionali in quanto nasce sempre «dentro la galassia del suono», dall’interno della materia sonora. Così pure va letta la veste grafica delle partiture, costellate di indicazioni dinamiche ed agogiche che determinano nel contempo il suono e la forma.
Sul finire degli anni ‘80 Guarnieri si appassiona alla poesia di Pier Paolo Pasolini, intraprendendo un rapporto che culmina con l’azione lirica Trionfo della notte, andata in scena al Teatro Comunale di Bologna nel 1987 e insignita del Premio Abbiati della critica italiana quale miglior composizione dell’anno. Alla poetica pasoliniana è legato anche Romanza alla notte N. 2 (1988) concerto per violino e orchestra, eseguita a Parma, a Milano, e a Vienna con rimarchevole successo internazionale. A Pasolini è dedicato anche Il glicine (1993) per soprano, voce recitante, flauto e violino amplificati. Nel 1993 un altro riconoscimento gli viene attribuito dalla città di Montepulciano, il cui Festival gli commissiona l’azione lirica Orfeo…cantando tolse, dieci azioni liriche su testo liberamente tratto da “Orfeo” di Angelo Poliziano (1994). Nel 1995 inizia la collaborazione con il poeta Giovanni Raboni; da questo rapporto nascono, fra gli altri, i titoli Quare tristis(Biennale di Venezia, 1995), Pensieri canuti (Festival di Salisburgo, 1999) e la Passione secondo Matteo, commissionatagli dal Teatro alla Scala per il Giubileo del 2000, in cui il testo di Raboni si intreccia con Pasolini ed il testo evangelico; eseguita nella chiesa di S.Marco, suscitò reazioni di profonda partecipazione.
Fondamentale nella produzione di Guarnieri è l’impiego del live electronics, strumento principe dell’elaborazione e della spazialità del suono, così significativi nella ricerca del compositore. Assistito dal regista del suono Alvise Vidolin, Guarnieri ha composto vere e proprie partiture elettroniche di cui fanno parte l’opera-video Medea che, andata in scena nell’ottobre 2002 con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, è valsa al compositore il secondo Premio Abbiati della sua carriera e Solo di donna, azione lirica in un atto per voce, flauto, arpa e live electronics, presentata l’8 marzo 2004 al Teatro Le Muse di Ancona.
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per orchestra
(7435) Grooves N. 1
per orchestra
(7624) Diaphonia
per flauto e clavicembalo
(7622) Grooves II
per orchestra da camera
(7623) Grooves II
per orchestra da camera
5 pubblicazioni in catalogo
Adriano Guarnieri e’ nato a Sustinente, Mantova, il 10 settembre 1947.
Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Bologna, diplomandosi musica corale, sotto la guida di Tito Gotti, e in composizione, con Giacomo Manzoni. Ha iniziato la propria carriera affiancando l’attività direttoriale a quella di compositore, fondando, nel 1975 a Firenze, il Nuovo Ensemble Bruno Maderna.
Partendo da posizioni stilistiche vicine allo Strutturalismo (Musica per un’azione immaginaria a L’art pour l’art entrambe del 1976), Guarnieri ha progressivamente maturato un linguaggio del tutto personale che la critica ha definito «cantabilità metrica», una cantabilità che esclude recuperi melodici o tematici tradizionali in quanto nasce sempre «dentro la galassia del suono», dall’interno della materia sonora. Così pure va letta la veste grafica delle partiture, costellate di indicazioni dinamiche ed agogiche che determinano nel contempo il suono e la forma.
Sul finire degli anni ‘80 Guarnieri si appassiona alla poesia di Pier Paolo Pasolini, intraprendendo un rapporto che culmina con l’azione lirica Trionfo della notte, andata in scena al Teatro Comunale di Bologna nel 1987 e insignita del Premio Abbiati della critica italiana quale miglior composizione dell’anno. Alla poetica pasoliniana è legato anche Romanza alla notte N. 2 (1988) concerto per violino e orchestra, eseguita a Parma, a Milano, e a Vienna con rimarchevole successo internazionale. A Pasolini è dedicato anche Il glicine (1993) per soprano, voce recitante, flauto e violino amplificati. Nel 1993 un altro riconoscimento gli viene attribuito dalla città di Montepulciano, il cui Festival gli commissiona l’azione lirica Orfeo…cantando tolse, dieci azioni liriche su testo liberamente tratto da “Orfeo” di Angelo Poliziano (1994). Nel 1995 inizia la collaborazione con il poeta Giovanni Raboni; da questo rapporto nascono, fra gli altri, i titoli Quare tristis(Biennale di Venezia, 1995), Pensieri canuti (Festival di Salisburgo, 1999) e la Passione secondo Matteo, commissionatagli dal Teatro alla Scala per il Giubileo del 2000, in cui il testo di Raboni si intreccia con Pasolini ed il testo evangelico; eseguita nella chiesa di S.Marco, suscitò reazioni di profonda partecipazione.
Fondamentale nella produzione di Guarnieri è l’impiego del live electronics, strumento principe dell’elaborazione e della spazialità del suono, così significativi nella ricerca del compositore. Assistito dal regista del suono Alvise Vidolin, Guarnieri ha composto vere e proprie partiture elettroniche di cui fanno parte l’opera-video Medea che, andata in scena nell’ottobre 2002 con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, è valsa al compositore il secondo Premio Abbiati della sua carriera e Solo di donna, azione lirica in un atto per voce, flauto, arpa e live electronics, presentata l’8 marzo 2004 al Teatro Le Muse di Ancona.
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