Georg Friedrich Händel (Halle, 23 febbraio 1685[2] – Londra, 14 aprile 1759) è stato un compositore tedesco naturalizzato inglese, del periodo barocco, che trascorse la maggior parte della sua carriera a Londra, diventando molto conosciuto per le sue opere, oratori, anthem, concerti grossi e concerti per organo. Händel ricevette una formazione critica a Halle, Amburgo e in Italia prima di stabilirsi a Londra nel 1712; diventò un cittadino naturalizzato britannico nel 1727.
La tendenza prevalente in Italia è di scrivere il suo nome com’era all’origine, sebbene il compositore (com’era usuale in quel periodo) fosse chiamato Hendel durante il suo soggiorno italiano, e si sia sempre firmato “all’inglese” da quando approdò in Inghilterra fino alla fine della sua vita. Fu fortemente influenzato sia dai grandi compositori del barocco italiano sia dalla tradizione corale polifonica medio tedesca.
Nel giro di quindici anni, Händel aveva avviato tre compagnie d’opera commerciali per provvedere alla richiesta di opere italiane alla nobiltà inglese. Il musicologo Winton Dean scrive che le sue opere dimostrano che “Händel non era solo un grande compositore, era un genio drammatico di prim’ordine.” Poiché Alexander’s Feast (1736) aveva ottenuto una calorosa accoglienza, Händel fece una transizione verso le opere corali inglesi. Dopo il suo successo con il Messiah (1742) non eseguì mai più un’opera italiana. Quasi cieco e avendo vissuto in Inghilterra per quasi cinquant’anni, morì nel 1759, da uomo rispettato e ricco. Il suo funerale fu celebrato con gli onori di stato completi e venne sepolto nell’abbazia di Westminster a Londra.
Nato nello stesso anno di Johann Sebastian Bach e Domenico Scarlatti, Händel è considerato uno dei più grandi compositori del tardo barocco e in assoluto nella storia della musica, con opere come Musica sull’acqua, Musica per i reali fuochi d’artificio e il Messiah che rimangono stabilmente popolari. Uno dei suoi quattro inni di incoronazione, Zadok the Priest (1727), composto per l’incoronazione di Giorgio II di Gran Bretagna, è stato eseguito a ogni successiva incoronazione britannica, tradizionalmente durante l’unzione del sovrano. Händel compose più di quaranta opere serie in oltre trent’anni e l’interesse per le sue opere è cresciuto dalla fine del 1960, con la rinascita della musica barocca e il concetto di esecuzione musicale storicamente informata.
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Georg Friedrich Händel (Halle, 23 febbraio 1685[2] – Londra, 14 aprile 1759) è stato un compositore tedesco naturalizzato inglese, del periodo barocco, che trascorse la maggior parte della sua carriera a Londra, diventando molto conosciuto per le sue opere, oratori, anthem, concerti grossi e concerti per organo. Händel ricevette una formazione critica a Halle, Amburgo e in Italia prima di stabilirsi a Londra nel 1712; diventò un cittadino naturalizzato britannico nel 1727.
La tendenza prevalente in Italia è di scrivere il suo nome com’era all’origine, sebbene il compositore (com’era usuale in quel periodo) fosse chiamato Hendel durante il suo soggiorno italiano, e si sia sempre firmato “all’inglese” da quando approdò in Inghilterra fino alla fine della sua vita. Fu fortemente influenzato sia dai grandi compositori del barocco italiano sia dalla tradizione corale polifonica medio tedesca.
Nel giro di quindici anni, Händel aveva avviato tre compagnie d’opera commerciali per provvedere alla richiesta di opere italiane alla nobiltà inglese. Il musicologo Winton Dean scrive che le sue opere dimostrano che “Händel non era solo un grande compositore, era un genio drammatico di prim’ordine.” Poiché Alexander’s Feast (1736) aveva ottenuto una calorosa accoglienza, Händel fece una transizione verso le opere corali inglesi. Dopo il suo successo con il Messiah (1742) non eseguì mai più un’opera italiana. Quasi cieco e avendo vissuto in Inghilterra per quasi cinquant’anni, morì nel 1759, da uomo rispettato e ricco. Il suo funerale fu celebrato con gli onori di stato completi e venne sepolto nell’abbazia di Westminster a Londra.
Nato nello stesso anno di Johann Sebastian Bach e Domenico Scarlatti, Händel è considerato uno dei più grandi compositori del tardo barocco e in assoluto nella storia della musica, con opere come Musica sull’acqua, Musica per i reali fuochi d’artificio e il Messiah che rimangono stabilmente popolari. Uno dei suoi quattro inni di incoronazione, Zadok the Priest (1727), composto per l’incoronazione di Giorgio II di Gran Bretagna, è stato eseguito a ogni successiva incoronazione britannica, tradizionalmente durante l’unzione del sovrano. Händel compose più di quaranta opere serie in oltre trent’anni e l’interesse per le sue opere è cresciuto dalla fine del 1960, con la rinascita della musica barocca e il concetto di esecuzione musicale storicamente informata.
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La tendenza prevalente in Italia è di scrivere il suo nome com’era all’origine, sebbene il compositore (com’era usuale in quel periodo) fosse chiamato Hendel durante il suo soggiorno italiano, e si sia sempre firmato “all’inglese” da quando approdò in Inghilterra fino alla fine della sua vita. Fu fortemente influenzato sia dai grandi compositori del barocco italiano sia dalla tradizione corale polifonica medio tedesca.
Nel giro di quindici anni, Händel aveva avviato tre compagnie d’opera commerciali per provvedere alla richiesta di opere italiane alla nobiltà inglese. Il musicologo Winton Dean scrive che le sue opere dimostrano che “Händel non era solo un grande compositore, era un genio drammatico di prim’ordine.” Poiché Alexander’s Feast (1736) aveva ottenuto una calorosa accoglienza, Händel fece una transizione verso le opere corali inglesi. Dopo il suo successo con il Messiah (1742) non eseguì mai più un’opera italiana. Quasi cieco e avendo vissuto in Inghilterra per quasi cinquant’anni, morì nel 1759, da uomo rispettato e ricco. Il suo funerale fu celebrato con gli onori di stato completi e venne sepolto nell’abbazia di Westminster a Londra.
Nato nello stesso anno di Johann Sebastian Bach e Domenico Scarlatti, Händel è considerato uno dei più grandi compositori del tardo barocco e in assoluto nella storia della musica, con opere come Musica sull’acqua, Musica per i reali fuochi d’artificio e il Messiah che rimangono stabilmente popolari. Uno dei suoi quattro inni di incoronazione, Zadok the Priest (1727), composto per l’incoronazione di Giorgio II di Gran Bretagna, è stato eseguito a ogni successiva incoronazione britannica, tradizionalmente durante l’unzione del sovrano. Händel compose più di quaranta opere serie in oltre trent’anni e l’interesse per le sue opere è cresciuto dalla fine del 1960, con la rinascita della musica barocca e il concetto di esecuzione musicale storicamente informata.
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