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Malipiero, Riccardo
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Riccardo Malipiero è nato a Milano il 24 luglio 1914, discendente da un’antica famiglia veneziana, le ultime quattro generazioni della quale sono di musicisti. Si diplomò in pianoforte al Conservatorio di Milano nel 1932 e in composizione al conservatorio di Torino nel 1937, seguendo successivamente due corsi di perfezionamento a Venezia con lo zio Gianfrancesco Malipiero. Le sue prime composizioni, nelle quali appaiono spontaneamente serie di dodici suoni, risalgono al 1938. La più importante di queste, l’opera Minnie la candida, venne rappresentata in “prima” assoluta nel 1942 al Teatro Regio di Parma, diretta da Gianandrea Gavazzeni, che avrebbe poi diretto alla Piccola Scala, nel 1957 la “prima” della sua unica opera buffa, La donna è mobile. Dal 1945 Riccardo Malipiero applicò metodicamente la tecnica dodecafonica, approfondendola da autodidatta e adattandola alla sua personalità. Nel 1949 organizzò a Milano il Primo Congresso di musica dodecafonica, in occasione del quale difese strenuamente la libertà individuale dell’espressione, pur nell’uso d’una tecnica comune. A questo Congresso, che ebbe un riconoscimento anche da parte di Arnold Schoenberg, parteciparono tra gli altri, Apostel, Cage, Dallapiccola, Hartmann, Leibowitz, Maderna, Togni,Vogel e molti altri. Nel 1950 Hermann Scherchen diresse ai Pomeriggi Musicali di Milano la sua Prima Sinfonia, successivamente diretta da Bruno Maderna in “prima” tedesca alla Bayerischer Rundfunk di Monaco di Baviera. Lo stesso Maderna aveva diretto ilConcerto per pianoforte e orchestra da camera al primo Festival di Venezia del dopoguerra (1946), in una serata dedicata alla Giovine Scuola Italiana. Nel 1963 Scherchen avrebbe diretto alla Scala, Nykteghersia per orchestra, lavoro commissionato dal Festival di Besançon del 1962. L’anno precedente la RAI-TV gli aveva commissionato l’opera Battono alla porta, teletrasmessa nel 1962. 

Legato da reciproca stima e amicizia Dimitri Mitropulos, Malipiero gli dedicò ilConcerto per Dimitri, per pianoforte e orchestra che stava componendo nel momento della sua improvvisa morte. Questa composizione fu poi eseguita al Festival di Venezia del 1961, sotto la direzione di Nino Sanzogno solista Pietro Scarpini. Lo stesso Sanzogno sarebbe stato chiamato al Teatro Comunale di Firenze per dirigere la “prima” di Requiem per orchestra, scritto partendo dalle ultime note lasciate da Luigi Dallapiccola sul leggio del pianoforte, la sera prima di morire; la composizione avrebbe dovuto chiamarsi Requiem per Luigi in memoria dell’amico e stimato collega, ma dopo la morte di suo padre, avvenuta pochi mesi dopo, Malipiero lo chiamò semplicemente Requiem. Eseguita in tutte le principali sedi d’Italia, spesso ripetutamente, la musica di Riccardo Malipiero ha suscitato vivo interesse internazionale, dimostrato dalle numerose commissioni e dalle molte esecuzioni in centri importanti in tutto il mondo. Ha inoltre ricevuto numerosi inviti internazionali per tenere conferenze e corsi di insegnamento, particolarmente negli Stati Uniti, dove è stato chiamato in quattro diverse occasioni; fra queste anche per un “visiting professorship” alla università del Maryland (1959) e un invito personale del Ministero degli esteri statunitense (1954). Sue composizioni sono state eseguite fra l’altro al Coolidge Auditorium della Library of Congress a Washington D.C., a Carnegie Hall e all’Alice Tully Hall a New York, con l’Orchestra Sinfonica di Indianapolis, ai Monday Evening Concerts di Los Angeles, ecc. Nel 1963 ha tenuto un corso di perfezionamento di composizione, per sette mesi, al Centro Altos Estudios Musicales di Buenos Aires; in questa occasione è stato invitato a tenere conferenze in molte città dell’America Latina dove la sua musica è stata anche spesso eseguita.
Nel 1969 ha rappresentato l’Italia al VII Congresso dell’Unesco tenuto a Mosca, in occasione del quale lesse una sua relazione sulle origini strutturali della musica occidentale. Critico musicale di quotidiani e settimanali, dal 1945 al 1976, Riccardo Malipiero ha scritto inoltre numerosi libri, saggi e monografie sui più diversi argomenti musicali. Nel 1977 gli è stata coferita la medaglia d’oro del Comune di Milano – massimo riconoscimento conferito dalla Città ad una persona – per le sue benemerenze artistiche. Nel 1984 la città di Varese, dove diresse il Civico Liceo musicale per quindici anni, gli ha egualmente conferito la medaglia d’oro. Recentemente Riccardo Malipiero ha palesato un rinnovato interesse per la voce: nel 1989 il suo ampio lavoro Loneliness per soprano e grande orchestra ha avuto la “prima” assoluta all’Accademia di Santa Cecilia, a Roma, subito ripresa nel 1990 nei concerti pubblici di RAI-Milano. Sempre nel 1990 Meridiana per soprano e 17 strumenti è stata eseguita in “prima” assoluta a New York nell’ambito del Festival Settembre Musica/Orchestra Toscanini; nel 1991 Liederétudes per soprano e pianoforte è stata registrata dalla Radio Svizzera italiana con l’autore al pianoforte. Il 1993 registra la “prima ” di Dalla prigione un suono su testo di Paola Capriolo, scritto su commissione di RAI-Milano e il 1994 Voicequintet per soprano e quartetto d’archi alla Società del Quartetto di Milano. Compositore, critico musicale, conferenziere, pedagogo, organizzatore musicale, Riccardo Malipiero ha interamente dedicato la sua vita al cammino della musica nella storia, iniziando come uno dei primi sostenitori della dodecafonia in Italia, proseguendo – ma senza far parte d’alcun movimento “sperimentalista” – sino agli sviluppi dei nostri giorni. 
Il compositore è scomparso a Milano il 27 novembre 2003.

 

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Riccardo Malipiero è nato a Milano il 24 luglio 1914, discendente da un’antica famiglia veneziana, le ultime quattro generazioni della quale sono di musicisti. Si diplomò in pianoforte al Conservatorio di Milano nel 1932 e in composizione al conservatorio di Torino nel 1937, seguendo successivamente due corsi di perfezionamento a Venezia con lo zio Gianfrancesco Malipiero. Le sue prime composizioni, nelle quali appaiono spontaneamente serie di dodici suoni, risalgono al 1938. La più importante di queste, l’opera Minnie la candida, venne rappresentata in “prima” assoluta nel 1942 al Teatro Regio di Parma, diretta da Gianandrea Gavazzeni, che avrebbe poi diretto alla Piccola Scala, nel 1957 la “prima” della sua unica opera buffa, La donna è mobile. Dal 1945 Riccardo Malipiero applicò metodicamente la tecnica dodecafonica, approfondendola da autodidatta e adattandola alla sua personalità. Nel 1949 organizzò a Milano il Primo Congresso di musica dodecafonica, in occasione del quale difese strenuamente la libertà individuale dell’espressione, pur nell’uso d’una tecnica comune. A questo Congresso, che ebbe un riconoscimento anche da parte di Arnold Schoenberg, parteciparono tra gli altri, Apostel, Cage, Dallapiccola, Hartmann, Leibowitz, Maderna, Togni,Vogel e molti altri. Nel 1950 Hermann Scherchen diresse ai Pomeriggi Musicali di Milano la sua Prima Sinfonia, successivamente diretta da Bruno Maderna in “prima” tedesca alla Bayerischer Rundfunk di Monaco di Baviera. Lo stesso Maderna aveva diretto ilConcerto per pianoforte e orchestra da camera al primo Festival di Venezia del dopoguerra (1946), in una serata dedicata alla Giovine Scuola Italiana. Nel 1963 Scherchen avrebbe diretto alla Scala, Nykteghersia per orchestra, lavoro commissionato dal Festival di Besançon del 1962. L’anno precedente la RAI-TV gli aveva commissionato l’opera Battono alla porta, teletrasmessa nel 1962. 

Legato da reciproca stima e amicizia Dimitri Mitropulos, Malipiero gli dedicò ilConcerto per Dimitri, per pianoforte e orchestra che stava componendo nel momento della sua improvvisa morte. Questa composizione fu poi eseguita al Festival di Venezia del 1961, sotto la direzione di Nino Sanzogno solista Pietro Scarpini. Lo stesso Sanzogno sarebbe stato chiamato al Teatro Comunale di Firenze per dirigere la “prima” di Requiem per orchestra, scritto partendo dalle ultime note lasciate da Luigi Dallapiccola sul leggio del pianoforte, la sera prima di morire; la composizione avrebbe dovuto chiamarsi Requiem per Luigi in memoria dell’amico e stimato collega, ma dopo la morte di suo padre, avvenuta pochi mesi dopo, Malipiero lo chiamò semplicemente Requiem. Eseguita in tutte le principali sedi d’Italia, spesso ripetutamente, la musica di Riccardo Malipiero ha suscitato vivo interesse internazionale, dimostrato dalle numerose commissioni e dalle molte esecuzioni in centri importanti in tutto il mondo. Ha inoltre ricevuto numerosi inviti internazionali per tenere conferenze e corsi di insegnamento, particolarmente negli Stati Uniti, dove è stato chiamato in quattro diverse occasioni; fra queste anche per un “visiting professorship” alla università del Maryland (1959) e un invito personale del Ministero degli esteri statunitense (1954). Sue composizioni sono state eseguite fra l’altro al Coolidge Auditorium della Library of Congress a Washington D.C., a Carnegie Hall e all’Alice Tully Hall a New York, con l’Orchestra Sinfonica di Indianapolis, ai Monday Evening Concerts di Los Angeles, ecc. Nel 1963 ha tenuto un corso di perfezionamento di composizione, per sette mesi, al Centro Altos Estudios Musicales di Buenos Aires; in questa occasione è stato invitato a tenere conferenze in molte città dell’America Latina dove la sua musica è stata anche spesso eseguita.
Nel 1969 ha rappresentato l’Italia al VII Congresso dell’Unesco tenuto a Mosca, in occasione del quale lesse una sua relazione sulle origini strutturali della musica occidentale. Critico musicale di quotidiani e settimanali, dal 1945 al 1976, Riccardo Malipiero ha scritto inoltre numerosi libri, saggi e monografie sui più diversi argomenti musicali. Nel 1977 gli è stata coferita la medaglia d’oro del Comune di Milano – massimo riconoscimento conferito dalla Città ad una persona – per le sue benemerenze artistiche. Nel 1984 la città di Varese, dove diresse il Civico Liceo musicale per quindici anni, gli ha egualmente conferito la medaglia d’oro. Recentemente Riccardo Malipiero ha palesato un rinnovato interesse per la voce: nel 1989 il suo ampio lavoro Loneliness per soprano e grande orchestra ha avuto la “prima” assoluta all’Accademia di Santa Cecilia, a Roma, subito ripresa nel 1990 nei concerti pubblici di RAI-Milano. Sempre nel 1990 Meridiana per soprano e 17 strumenti è stata eseguita in “prima” assoluta a New York nell’ambito del Festival Settembre Musica/Orchestra Toscanini; nel 1991 Liederétudes per soprano e pianoforte è stata registrata dalla Radio Svizzera italiana con l’autore al pianoforte. Il 1993 registra la “prima ” di Dalla prigione un suono su testo di Paola Capriolo, scritto su commissione di RAI-Milano e il 1994 Voicequintet per soprano e quartetto d’archi alla Società del Quartetto di Milano. Compositore, critico musicale, conferenziere, pedagogo, organizzatore musicale, Riccardo Malipiero ha interamente dedicato la sua vita al cammino della musica nella storia, iniziando come uno dei primi sostenitori della dodecafonia in Italia, proseguendo – ma senza far parte d’alcun movimento “sperimentalista” – sino agli sviluppi dei nostri giorni. 
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Legato da reciproca stima e amicizia Dimitri Mitropulos, Malipiero gli dedicò ilConcerto per Dimitri, per pianoforte e orchestra che stava componendo nel momento della sua improvvisa morte. Questa composizione fu poi eseguita al Festival di Venezia del 1961, sotto la direzione di Nino Sanzogno solista Pietro Scarpini. Lo stesso Sanzogno sarebbe stato chiamato al Teatro Comunale di Firenze per dirigere la “prima” di Requiem per orchestra, scritto partendo dalle ultime note lasciate da Luigi Dallapiccola sul leggio del pianoforte, la sera prima di morire; la composizione avrebbe dovuto chiamarsi Requiem per Luigi in memoria dell’amico e stimato collega, ma dopo la morte di suo padre, avvenuta pochi mesi dopo, Malipiero lo chiamò semplicemente Requiem. Eseguita in tutte le principali sedi d’Italia, spesso ripetutamente, la musica di Riccardo Malipiero ha suscitato vivo interesse internazionale, dimostrato dalle numerose commissioni e dalle molte esecuzioni in centri importanti in tutto il mondo. Ha inoltre ricevuto numerosi inviti internazionali per tenere conferenze e corsi di insegnamento, particolarmente negli Stati Uniti, dove è stato chiamato in quattro diverse occasioni; fra queste anche per un “visiting professorship” alla università del Maryland (1959) e un invito personale del Ministero degli esteri statunitense (1954). Sue composizioni sono state eseguite fra l’altro al Coolidge Auditorium della Library of Congress a Washington D.C., a Carnegie Hall e all’Alice Tully Hall a New York, con l’Orchestra Sinfonica di Indianapolis, ai Monday Evening Concerts di Los Angeles, ecc. Nel 1963 ha tenuto un corso di perfezionamento di composizione, per sette mesi, al Centro Altos Estudios Musicales di Buenos Aires; in questa occasione è stato invitato a tenere conferenze in molte città dell’America Latina dove la sua musica è stata anche spesso eseguita.
Nel 1969 ha rappresentato l’Italia al VII Congresso dell’Unesco tenuto a Mosca, in occasione del quale lesse una sua relazione sulle origini strutturali della musica occidentale. Critico musicale di quotidiani e settimanali, dal 1945 al 1976, Riccardo Malipiero ha scritto inoltre numerosi libri, saggi e monografie sui più diversi argomenti musicali. Nel 1977 gli è stata coferita la medaglia d’oro del Comune di Milano – massimo riconoscimento conferito dalla Città ad una persona – per le sue benemerenze artistiche. Nel 1984 la città di Varese, dove diresse il Civico Liceo musicale per quindici anni, gli ha egualmente conferito la medaglia d’oro. Recentemente Riccardo Malipiero ha palesato un rinnovato interesse per la voce: nel 1989 il suo ampio lavoro Loneliness per soprano e grande orchestra ha avuto la “prima” assoluta all’Accademia di Santa Cecilia, a Roma, subito ripresa nel 1990 nei concerti pubblici di RAI-Milano. Sempre nel 1990 Meridiana per soprano e 17 strumenti è stata eseguita in “prima” assoluta a New York nell’ambito del Festival Settembre Musica/Orchestra Toscanini; nel 1991 Liederétudes per soprano e pianoforte è stata registrata dalla Radio Svizzera italiana con l’autore al pianoforte. Il 1993 registra la “prima ” di Dalla prigione un suono su testo di Paola Capriolo, scritto su commissione di RAI-Milano e il 1994 Voicequintet per soprano e quartetto d’archi alla Società del Quartetto di Milano. Compositore, critico musicale, conferenziere, pedagogo, organizzatore musicale, Riccardo Malipiero ha interamente dedicato la sua vita al cammino della musica nella storia, iniziando come uno dei primi sostenitori della dodecafonia in Italia, proseguendo – ma senza far parte d’alcun movimento “sperimentalista” – sino agli sviluppi dei nostri giorni. 
Il compositore è scomparso a Milano il 27 novembre 2003.

 

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