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Margola, Franco
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Margola Franco

(Orzinuovi, 30 ottobre 1908 – Nave, 9 marzo 1992).

A Brescia studiò pianoforte con Isidoro Capitanio e violino con Romano Romanini, diplomandosi nel 1926. Si diplomò quindi in composizione al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, studiando con Guido Guerrini, Carlo Jachino e Achille Longo.

Nel 1933, l’incontro con Alfredo Casella – che inserì il “Trio in la” per pianoforte, violino e violoncello nel repertorio del suo complesso, il leggendario trio “Caselle-Bonucci-Poltronieri” – costituì una tappa fondamentale della carriera del giovane compositore.

Fra il 1936 ed il 1939 insegnò storia della musica presso l’Istituto musicale di Brescia, fondò un’orchestra d’archi ed iniziò la sua attività di direttore nel 1938 con un concerto, al Teatro Grande di Brescia, che lo vide collaborare con l’allora diciottenne Arturo Benedetti Michelangeli.

Nel 1939 Margola venne nominato direttore ed insegnante di armonia e contrappunto nel liceo musicale di Messina, dove rimase fino al 1941, quando, per chiara fama, venne chiamato ad insegnare composizione al Conservatorio di Cagliari.

Negli anni della Seconda Guerra Mondiale compose la sua prima opera teatrale, “Il Mito di Caino” e, visto il successo, un secondo melodramma, il “Titone”, che andò perduto nel siluramento della nave che trasportava i suoi bagagli in Sardegna.

Nel 1943 compose uno dei suoi brani più noti, il “Concerto per pianoforte e orchestra” dedicato ad Arturo Benedetti Michelangeli.

Dal 1950 insegnò Armonia e Contrappunto al Conservatorio di Bologna, quindi fu a Milano e poi all’Accademia “Santa Cecilia” di Roma fino al 1959. Nel 1960 vinse il concorso di direttore del Conservatorio di Cagliari e dal 1963 al 1975 fu insegnante di alta composizione al Conservatorio di Parma. Le sue opere sono state eseguite dai maggiori musicisti e complessi del mondo quali: Arturo Benedetti Michelangeli, I Musici, Severino Gazzelloni, Domenico Ceccarossi, Giuseppe Anedda, Riccardo Brengola, Quintetto Chigiano, Bruno Canino, Pina Carmirelli, Alfredo Casella, Sergiu Celibidache, Lya De Barberis, Mario Gangi, Carlo Maria Giulini, I Solisti Veneti, Antonio Janigro, Marlaena Kessick, Gian-Luca Petrucci, Quartetto Poltronieri, Nino Sonzogno, Ferruccio Scaglia. Innumerevoli sono stati i suoi allievi e oltre che in qualità di didatta svolse una vastissima attività come conferenziere e direttore d’orchestra. Come compositore affrontò tutti i generi, dal melodramma alla musica sinfonica, dalla musica per strumento solista e orchestra alla musica da camera vocale e per ogni sorta di formazione strumentale, aderendo liberamente agli ideali del neoclassicismo, senza rinunciare a sperimentazioni e ricerche personali.

 

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14 pubblicazioni in catalogo

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Margola Franco

(Orzinuovi, 30 ottobre 1908 – Nave, 9 marzo 1992).

A Brescia studiò pianoforte con Isidoro Capitanio e violino con Romano Romanini, diplomandosi nel 1926. Si diplomò quindi in composizione al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, studiando con Guido Guerrini, Carlo Jachino e Achille Longo.

Nel 1933, l’incontro con Alfredo Casella – che inserì il “Trio in la” per pianoforte, violino e violoncello nel repertorio del suo complesso, il leggendario trio “Caselle-Bonucci-Poltronieri” – costituì una tappa fondamentale della carriera del giovane compositore.

Fra il 1936 ed il 1939 insegnò storia della musica presso l’Istituto musicale di Brescia, fondò un’orchestra d’archi ed iniziò la sua attività di direttore nel 1938 con un concerto, al Teatro Grande di Brescia, che lo vide collaborare con l’allora diciottenne Arturo Benedetti Michelangeli.

Nel 1939 Margola venne nominato direttore ed insegnante di armonia e contrappunto nel liceo musicale di Messina, dove rimase fino al 1941, quando, per chiara fama, venne chiamato ad insegnare composizione al Conservatorio di Cagliari.

Negli anni della Seconda Guerra Mondiale compose la sua prima opera teatrale, “Il Mito di Caino” e, visto il successo, un secondo melodramma, il “Titone”, che andò perduto nel siluramento della nave che trasportava i suoi bagagli in Sardegna.

Nel 1943 compose uno dei suoi brani più noti, il “Concerto per pianoforte e orchestra” dedicato ad Arturo Benedetti Michelangeli.

Dal 1950 insegnò Armonia e Contrappunto al Conservatorio di Bologna, quindi fu a Milano e poi all’Accademia “Santa Cecilia” di Roma fino al 1959. Nel 1960 vinse il concorso di direttore del Conservatorio di Cagliari e dal 1963 al 1975 fu insegnante di alta composizione al Conservatorio di Parma. Le sue opere sono state eseguite dai maggiori musicisti e complessi del mondo quali: Arturo Benedetti Michelangeli, I Musici, Severino Gazzelloni, Domenico Ceccarossi, Giuseppe Anedda, Riccardo Brengola, Quintetto Chigiano, Bruno Canino, Pina Carmirelli, Alfredo Casella, Sergiu Celibidache, Lya De Barberis, Mario Gangi, Carlo Maria Giulini, I Solisti Veneti, Antonio Janigro, Marlaena Kessick, Gian-Luca Petrucci, Quartetto Poltronieri, Nino Sonzogno, Ferruccio Scaglia. Innumerevoli sono stati i suoi allievi e oltre che in qualità di didatta svolse una vastissima attività come conferenziere e direttore d’orchestra. Come compositore affrontò tutti i generi, dal melodramma alla musica sinfonica, dalla musica per strumento solista e orchestra alla musica da camera vocale e per ogni sorta di formazione strumentale, aderendo liberamente agli ideali del neoclassicismo, senza rinunciare a sperimentazioni e ricerche personali.

 

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(Orzinuovi, 30 ottobre 1908 – Nave, 9 marzo 1992).

A Brescia studiò pianoforte con Isidoro Capitanio e violino con Romano Romanini, diplomandosi nel 1926. Si diplomò quindi in composizione al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, studiando con Guido Guerrini, Carlo Jachino e Achille Longo.

Nel 1933, l’incontro con Alfredo Casella – che inserì il “Trio in la” per pianoforte, violino e violoncello nel repertorio del suo complesso, il leggendario trio “Caselle-Bonucci-Poltronieri” – costituì una tappa fondamentale della carriera del giovane compositore.

Fra il 1936 ed il 1939 insegnò storia della musica presso l’Istituto musicale di Brescia, fondò un’orchestra d’archi ed iniziò la sua attività di direttore nel 1938 con un concerto, al Teatro Grande di Brescia, che lo vide collaborare con l’allora diciottenne Arturo Benedetti Michelangeli.

Nel 1939 Margola venne nominato direttore ed insegnante di armonia e contrappunto nel liceo musicale di Messina, dove rimase fino al 1941, quando, per chiara fama, venne chiamato ad insegnare composizione al Conservatorio di Cagliari.

Negli anni della Seconda Guerra Mondiale compose la sua prima opera teatrale, “Il Mito di Caino” e, visto il successo, un secondo melodramma, il “Titone”, che andò perduto nel siluramento della nave che trasportava i suoi bagagli in Sardegna.

Nel 1943 compose uno dei suoi brani più noti, il “Concerto per pianoforte e orchestra” dedicato ad Arturo Benedetti Michelangeli.

Dal 1950 insegnò Armonia e Contrappunto al Conservatorio di Bologna, quindi fu a Milano e poi all’Accademia “Santa Cecilia” di Roma fino al 1959. Nel 1960 vinse il concorso di direttore del Conservatorio di Cagliari e dal 1963 al 1975 fu insegnante di alta composizione al Conservatorio di Parma. Le sue opere sono state eseguite dai maggiori musicisti e complessi del mondo quali: Arturo Benedetti Michelangeli, I Musici, Severino Gazzelloni, Domenico Ceccarossi, Giuseppe Anedda, Riccardo Brengola, Quintetto Chigiano, Bruno Canino, Pina Carmirelli, Alfredo Casella, Sergiu Celibidache, Lya De Barberis, Mario Gangi, Carlo Maria Giulini, I Solisti Veneti, Antonio Janigro, Marlaena Kessick, Gian-Luca Petrucci, Quartetto Poltronieri, Nino Sonzogno, Ferruccio Scaglia. Innumerevoli sono stati i suoi allievi e oltre che in qualità di didatta svolse una vastissima attività come conferenziere e direttore d’orchestra. Come compositore affrontò tutti i generi, dal melodramma alla musica sinfonica, dalla musica per strumento solista e orchestra alla musica da camera vocale e per ogni sorta di formazione strumentale, aderendo liberamente agli ideali del neoclassicismo, senza rinunciare a sperimentazioni e ricerche personali.

 

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