Ennio Morricone nasce il 10 novembre 1928 a Roma, nel quartiere di Trastevere. Ha compiuto gli studi di Composizione con Goffredo Petrassi (1954) al Consrvatorio di Santa Cecilia, dove si era già diplomato in Tromba (1946) e Strumentazione per banda (1952). Morricone è senza dubbio il compositore italiano del nostro secolo che possa vantare le esperienze più differenziate al proprio attivo. Ha scritto musiche di scena – per il teatro di prosa e di rivista -, per la radio e per la televisione (in questo caso dai timidi esordi del mezzo televisivo – la data ufficiale di inizio delle trasmissioni è il 3 gennaio 1954 – fino alle grandi produzioni degli anni più recenti: Mosé, Marco Polo, La Piovra, I Promessi Sposi). Nell’ambito della nascente industria discografica ha portato la figura dell’arrangiatore a livelli qualitativi fino a quel momento impensabili – ruolo riconosciutogli da tutti i musicisti del settore – contribuendo in modo determinante al successo di numerosi cantanti e di alcuni cosiddetti cantautori. Ha debuttato nel cinema nel 1961 con Il federale di Luciano Salce (ma aveva già scritto colonne sonore firmate da alcuni specialisti) legando ben presto il proprio nome ad alcuni significativi sodalizi artistici – basti ricordare quelli con Leone (dal 1964), Petri, Pontecorvo, Bolognini, Bellocchio, Pasolini, Montaldo, Patroni Griffi e Tornatore – e a prestigiose collaborazioni internazionali, tra le quali quelle con Polansky, De Palma, Joffé, Lautner, Carpenter, Molinaro. Negli ultimi anni si sono aggiunti, fra gli altri, Rosi, Almodovar e Zeffirelli. Parallelamente a una produzione così cospicua – circa 280 film, a tutto il 1990, senza contare i lavori scaturiti dalle restanti attività nei diversi settori della musica applicata, Morricone ha cercato di mantenere un rapporto quasi sempre costante con la musica “colta” – all’inizio secondo un principio di separazione netta dalle restanti esperienze, poi attraverso un impercettibile moto convergente in cui prevale la ricerca di un complesso linguaggio di sintesi – che già dagli anni Sessanta lo aveva visto sperimentatore fra i più attivi all’interno del Gruppo Improvvisazione Nuova Consonanza. Morricone ha oggi in catalogo ben oltre cinquanta composizioni. Fra di esse occorrerà ricordare almeno l’ampia e differenziata serie di pezzi cameristici per strumento solista (chitarra; pianoforte; clavicembalo; viola e nastro magnetico; flauto e nastro magnetico, violoncello) o per formazioni diverse (trii; quintetti; sestetti; pianoforte e strumenti; canto e pianoforte; voce e strumenti; coro di voci bianche ecc.); la poliglotta Cantata Frammenti di Erossutesti di Sergio Micheli (1985) e la Cantata per l’Europa su testi di Autori vari (1988); i tre Concerti, di cui il primo (1957) per orchestra, il secondo (1985) per flauto e violoncello, il terzo (1991) per chitarra classica amplificata e marimba; le musiche per i balletti Requiem per un destino (1966) e Gestazione (1980); le musiche vocali e strumentali su temi religiosi o d’intonazione spirituale (4 Anamorfosi latine su testi di Miceli, 1990; Una Via Crucis, ancora su testi di Miceli, 1991-92).
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13/11/2024 – SCHERZO – per violino e pianoforte
13/11/2024 – STUDIO – per contrabbasso
13/11/2024 – VIVO – per violino, viola e violoncello
20/10/2024 – IMMOBILE N. 2 – per armonica a bocca e 12 archi
25/04/2025 – CONCERTO – per orchestra
23/05/2025 – QUARTO CONCERTO – per organo, due trombe, due tromboni e orchestra
24/05/2025 – QUARTO CONCERTO – per organo, due trombe, due tromboni e orchestra
(11404) Musica per una fine
per coro a quattro voci miste, orchestra e nastro con la registrazione di un testo di P. P. Pasolini letto dal poeta
(11405) Musica per una fine
per coro a quattro voci miste, orchestra e nastro con la registrazione di un testo di P. P. Pasolini letto dal poeta
(9826) Quattro pezzi
per chitarra
(10154) Concerto
per orchestra
(10155) Concerto
per orchestra
(11685) Refrains
Tre omaggi per sei, per pianoforte e strumenti
(11686) Refrains
Tre omaggi per sei, per pianoforte e strumenti
(9829) Tre scioperi
per una classe di 36 bambini (voci bianche) e un maestro (grancassa) su testi di P.P. Pasolini
(9832) Tre scioperi
per una classe di 36 bambini (voci bianche) e un maestro (grancassa) su testi di P.P. Pasolini
(8770) Gestazione
per voce femminile e strumenti, suoni elettronici preregistrati e orchestra d’archi ad libitum
(8771) Gestazione
per voce femminile e strumenti, suoni elettronici preregistrati e orchestra d’archi ad libitum
(9014) Totem secondo
per 5 fagotti e 2 controfagotti
(9015) Totem secondo
per 5 fagotti e 2 controfagotti
(10101) Secondo concerto
per flauto, violoncello e orchestra
(10102) Secondo concerto
per flauto, violoncello e orchestra
(10150) Quattro studi
per pianoforte
(9830) Frammenti di eros
Cantata per soprano, pianoforte e orchestra su testi di S. Miceli
(9831) Frammenti di eros
Cantata per soprano, pianoforte e orchestra su testi di S. Miceli
(10153) Rag in frantumi
per pianoforte
(10083) Cadenza
per flauto e nastro dal “Secondo concerto per flauto, violoncello e orchestra”
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Ennio Morricone nasce il 10 novembre 1928 a Roma, nel quartiere di Trastevere. Ha compiuto gli studi di Composizione con Goffredo Petrassi (1954) al Consrvatorio di Santa Cecilia, dove si era già diplomato in Tromba (1946) e Strumentazione per banda (1952). Morricone è senza dubbio il compositore italiano del nostro secolo che possa vantare le esperienze più differenziate al proprio attivo. Ha scritto musiche di scena – per il teatro di prosa e di rivista -, per la radio e per la televisione (in questo caso dai timidi esordi del mezzo televisivo – la data ufficiale di inizio delle trasmissioni è il 3 gennaio 1954 – fino alle grandi produzioni degli anni più recenti: Mosé, Marco Polo, La Piovra, I Promessi Sposi). Nell’ambito della nascente industria discografica ha portato la figura dell’arrangiatore a livelli qualitativi fino a quel momento impensabili – ruolo riconosciutogli da tutti i musicisti del settore – contribuendo in modo determinante al successo di numerosi cantanti e di alcuni cosiddetti cantautori. Ha debuttato nel cinema nel 1961 con Il federale di Luciano Salce (ma aveva già scritto colonne sonore firmate da alcuni specialisti) legando ben presto il proprio nome ad alcuni significativi sodalizi artistici – basti ricordare quelli con Leone (dal 1964), Petri, Pontecorvo, Bolognini, Bellocchio, Pasolini, Montaldo, Patroni Griffi e Tornatore – e a prestigiose collaborazioni internazionali, tra le quali quelle con Polansky, De Palma, Joffé, Lautner, Carpenter, Molinaro. Negli ultimi anni si sono aggiunti, fra gli altri, Rosi, Almodovar e Zeffirelli. Parallelamente a una produzione così cospicua – circa 280 film, a tutto il 1990, senza contare i lavori scaturiti dalle restanti attività nei diversi settori della musica applicata, Morricone ha cercato di mantenere un rapporto quasi sempre costante con la musica “colta” – all’inizio secondo un principio di separazione netta dalle restanti esperienze, poi attraverso un impercettibile moto convergente in cui prevale la ricerca di un complesso linguaggio di sintesi – che già dagli anni Sessanta lo aveva visto sperimentatore fra i più attivi all’interno del Gruppo Improvvisazione Nuova Consonanza. Morricone ha oggi in catalogo ben oltre cinquanta composizioni. Fra di esse occorrerà ricordare almeno l’ampia e differenziata serie di pezzi cameristici per strumento solista (chitarra; pianoforte; clavicembalo; viola e nastro magnetico; flauto e nastro magnetico, violoncello) o per formazioni diverse (trii; quintetti; sestetti; pianoforte e strumenti; canto e pianoforte; voce e strumenti; coro di voci bianche ecc.); la poliglotta Cantata Frammenti di Erossutesti di Sergio Micheli (1985) e la Cantata per l’Europa su testi di Autori vari (1988); i tre Concerti, di cui il primo (1957) per orchestra, il secondo (1985) per flauto e violoncello, il terzo (1991) per chitarra classica amplificata e marimba; le musiche per i balletti Requiem per un destino (1966) e Gestazione (1980); le musiche vocali e strumentali su temi religiosi o d’intonazione spirituale (4 Anamorfosi latine su testi di Miceli, 1990; Una Via Crucis, ancora su testi di Miceli, 1991-92).
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02/10/2024 – IMMOBILE N. 2 – per armonica a bocca e 12 archi
13/11/2024 – SCHERZO – per violino e pianoforte
13/11/2024 – STUDIO – per contrabbasso
13/11/2024 – VIVO – per violino, viola e violoncello
20/10/2024 – IMMOBILE N. 2 – per armonica a bocca e 12 archi
25/04/2025 – CONCERTO – per orchestra
23/05/2025 – QUARTO CONCERTO – per organo, due trombe, due tromboni e orchestra
24/05/2025 – QUARTO CONCERTO – per organo, due trombe, due tromboni e orchestra
(11404) Musica per una fine
per coro a quattro voci miste, orchestra e nastro con la registrazione di un testo di P. P. Pasolini letto dal poeta
(11405) Musica per una fine
per coro a quattro voci miste, orchestra e nastro con la registrazione di un testo di P. P. Pasolini letto dal poeta
(9826) Quattro pezzi
per chitarra
(10154) Concerto
per orchestra
(10155) Concerto
per orchestra
(11685) Refrains
Tre omaggi per sei, per pianoforte e strumenti
(11686) Refrains
Tre omaggi per sei, per pianoforte e strumenti
(9829) Tre scioperi
per una classe di 36 bambini (voci bianche) e un maestro (grancassa) su testi di P.P. Pasolini
(9832) Tre scioperi
per una classe di 36 bambini (voci bianche) e un maestro (grancassa) su testi di P.P. Pasolini
(8770) Gestazione
per voce femminile e strumenti, suoni elettronici preregistrati e orchestra d’archi ad libitum
(8771) Gestazione
per voce femminile e strumenti, suoni elettronici preregistrati e orchestra d’archi ad libitum
(9014) Totem secondo
per 5 fagotti e 2 controfagotti
(9015) Totem secondo
per 5 fagotti e 2 controfagotti
(10101) Secondo concerto
per flauto, violoncello e orchestra
(10102) Secondo concerto
per flauto, violoncello e orchestra
(10150) Quattro studi
per pianoforte
(9830) Frammenti di eros
Cantata per soprano, pianoforte e orchestra su testi di S. Miceli
(9831) Frammenti di eros
Cantata per soprano, pianoforte e orchestra su testi di S. Miceli
(10153) Rag in frantumi
per pianoforte
(10083) Cadenza
per flauto e nastro dal “Secondo concerto per flauto, violoncello e orchestra”
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Ennio Morricone nasce il 10 novembre 1928 a Roma, nel quartiere di Trastevere. Ha compiuto gli studi di Composizione con Goffredo Petrassi (1954) al Consrvatorio di Santa Cecilia, dove si era già diplomato in Tromba (1946) e Strumentazione per banda (1952). Morricone è senza dubbio il compositore italiano del nostro secolo che possa vantare le esperienze più differenziate al proprio attivo. Ha scritto musiche di scena – per il teatro di prosa e di rivista -, per la radio e per la televisione (in questo caso dai timidi esordi del mezzo televisivo – la data ufficiale di inizio delle trasmissioni è il 3 gennaio 1954 – fino alle grandi produzioni degli anni più recenti: Mosé, Marco Polo, La Piovra, I Promessi Sposi). Nell’ambito della nascente industria discografica ha portato la figura dell’arrangiatore a livelli qualitativi fino a quel momento impensabili – ruolo riconosciutogli da tutti i musicisti del settore – contribuendo in modo determinante al successo di numerosi cantanti e di alcuni cosiddetti cantautori. Ha debuttato nel cinema nel 1961 con Il federale di Luciano Salce (ma aveva già scritto colonne sonore firmate da alcuni specialisti) legando ben presto il proprio nome ad alcuni significativi sodalizi artistici – basti ricordare quelli con Leone (dal 1964), Petri, Pontecorvo, Bolognini, Bellocchio, Pasolini, Montaldo, Patroni Griffi e Tornatore – e a prestigiose collaborazioni internazionali, tra le quali quelle con Polansky, De Palma, Joffé, Lautner, Carpenter, Molinaro. Negli ultimi anni si sono aggiunti, fra gli altri, Rosi, Almodovar e Zeffirelli. Parallelamente a una produzione così cospicua – circa 280 film, a tutto il 1990, senza contare i lavori scaturiti dalle restanti attività nei diversi settori della musica applicata, Morricone ha cercato di mantenere un rapporto quasi sempre costante con la musica “colta” – all’inizio secondo un principio di separazione netta dalle restanti esperienze, poi attraverso un impercettibile moto convergente in cui prevale la ricerca di un complesso linguaggio di sintesi – che già dagli anni Sessanta lo aveva visto sperimentatore fra i più attivi all’interno del Gruppo Improvvisazione Nuova Consonanza. Morricone ha oggi in catalogo ben oltre cinquanta composizioni. Fra di esse occorrerà ricordare almeno l’ampia e differenziata serie di pezzi cameristici per strumento solista (chitarra; pianoforte; clavicembalo; viola e nastro magnetico; flauto e nastro magnetico, violoncello) o per formazioni diverse (trii; quintetti; sestetti; pianoforte e strumenti; canto e pianoforte; voce e strumenti; coro di voci bianche ecc.); la poliglotta Cantata Frammenti di Erossutesti di Sergio Micheli (1985) e la Cantata per l’Europa su testi di Autori vari (1988); i tre Concerti, di cui il primo (1957) per orchestra, il secondo (1985) per flauto e violoncello, il terzo (1991) per chitarra classica amplificata e marimba; le musiche per i balletti Requiem per un destino (1966) e Gestazione (1980); le musiche vocali e strumentali su temi religiosi o d’intonazione spirituale (4 Anamorfosi latine su testi di Miceli, 1990; Una Via Crucis, ancora su testi di Miceli, 1991-92).
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(11404) Musica per una fine
per coro a quattro voci miste, orchestra e nastro con la registrazione di un testo di P. P. Pasolini letto dal poeta
(11405) Musica per una fine
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(9826) Quattro pezzi
per chitarra
(10154) Concerto
per orchestra
(10155) Concerto
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(11685) Refrains
Tre omaggi per sei, per pianoforte e strumenti
(11686) Refrains
Tre omaggi per sei, per pianoforte e strumenti
(9829) Tre scioperi
per una classe di 36 bambini (voci bianche) e un maestro (grancassa) su testi di P.P. Pasolini
(9832) Tre scioperi
per una classe di 36 bambini (voci bianche) e un maestro (grancassa) su testi di P.P. Pasolini
(8770) Gestazione
per voce femminile e strumenti, suoni elettronici preregistrati e orchestra d’archi ad libitum
(8771) Gestazione
per voce femminile e strumenti, suoni elettronici preregistrati e orchestra d’archi ad libitum
(9014) Totem secondo
per 5 fagotti e 2 controfagotti
(9015) Totem secondo
per 5 fagotti e 2 controfagotti
(10101) Secondo concerto
per flauto, violoncello e orchestra
(10102) Secondo concerto
per flauto, violoncello e orchestra
(10150) Quattro studi
per pianoforte
(9830) Frammenti di eros
Cantata per soprano, pianoforte e orchestra su testi di S. Miceli
(9831) Frammenti di eros
Cantata per soprano, pianoforte e orchestra su testi di S. Miceli
(10153) Rag in frantumi
per pianoforte
(10083) Cadenza
per flauto e nastro dal “Secondo concerto per flauto, violoncello e orchestra”
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