Manuel María Ponce nacque l’8 dicembre 1882 a Fresnillo, un piccolo paese in Messico. Trasferitosi con la famiglia a Aguascalientes, la sua formazione musicale ebbe luogo in un momento in cui la cultura musicale messicana era fortemente influenzata da quella europea. Iniziò lo studio del pianoforte in tenera età con la sorella Josefina, successivamente dal 1901 al 1903 frequentò il Conservatorio Nazionale di Musica. I suoi studi proseguirono nel 1904 con Marco Enrico Bossi presso il Liceo Musicale di Bologna, e dal 1904 e il 1908 con Martin Kreuze a Berlino. Tra il 1915 e il 1917 soggiornò all’Havana e dal 1925 e il 1933 a Parigi, dove fece amicizia con il compositore Paul Dukas e fu influenzato dalle tendenze musicali nazionaliste. Dal 1945 Ponce fu direttore del Scuola Superiore di Musica dell’Università Autonoma di Città del Messico, dove istituì una cattedra di folclore musicale. Lavorò inoltre come redattore della rivista Cultura Musical. Nel 1947 ricevette il Premio Nazionale delle Arti. Morì a Città del Messico il 24 aprile 1948.
La produzione musicale di Ponce è molto vasta e comprende un elevato numero di brani per strumenti solisti (pianoforte e chitarra), musica da camera, canzoni per voce e accompagnamento, nonché tre concerti per strumento solista (rispettivamente per pianoforte, chitarra e violino) e per orchestra. Le sue composizioni per pianoforte solo, insieme a quelle del compositore Ricardo Castro, costituiscono il più importante repertorio messicano per questo strumento. La maggior parte delle composizioni per chitarra, come le Variaciones y Fuga sobre ‘La Folia’ (1929) e la Sonatina meridional (1939), fu resa celebre dalle interpretazioni di Andrés Segovia, al quale il compositore dedicò nel 1940 il Concierto del sur. La scrittura musicale di Ponce è legata alla tradizione classica europea e si basa su una ricerca melodica e armonica semplice, pur senza tralasciare elementi ritmici folcloristici.
Nel Concierto romantico per pianoforte e orchestra (1910) si riflette maggiormente l’epica romantica, mentre nel Concierto per violino e orchestra (1943), suo ultimo lavoro compiuto, si riscontrano le tendenze contemporanee di Béla Bartók, Sergej Sergeevič Prokof’ev e Bohuslav Martinu. Anche le sue canzoni, come Estrellita (1912), sono diventate molto popolari nell’America latina e furono interpretate tra gli altri da Plácido Domingo, José Carreras.
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(9226) Tre pezzi
per chitarra (Mazurka – Tropico – Rumba)
Un risultato trovato in catalogo
Manuel María Ponce nacque l’8 dicembre 1882 a Fresnillo, un piccolo paese in Messico. Trasferitosi con la famiglia a Aguascalientes, la sua formazione musicale ebbe luogo in un momento in cui la cultura musicale messicana era fortemente influenzata da quella europea. Iniziò lo studio del pianoforte in tenera età con la sorella Josefina, successivamente dal 1901 al 1903 frequentò il Conservatorio Nazionale di Musica. I suoi studi proseguirono nel 1904 con Marco Enrico Bossi presso il Liceo Musicale di Bologna, e dal 1904 e il 1908 con Martin Kreuze a Berlino. Tra il 1915 e il 1917 soggiornò all’Havana e dal 1925 e il 1933 a Parigi, dove fece amicizia con il compositore Paul Dukas e fu influenzato dalle tendenze musicali nazionaliste. Dal 1945 Ponce fu direttore del Scuola Superiore di Musica dell’Università Autonoma di Città del Messico, dove istituì una cattedra di folclore musicale. Lavorò inoltre come redattore della rivista Cultura Musical. Nel 1947 ricevette il Premio Nazionale delle Arti. Morì a Città del Messico il 24 aprile 1948.
La produzione musicale di Ponce è molto vasta e comprende un elevato numero di brani per strumenti solisti (pianoforte e chitarra), musica da camera, canzoni per voce e accompagnamento, nonché tre concerti per strumento solista (rispettivamente per pianoforte, chitarra e violino) e per orchestra. Le sue composizioni per pianoforte solo, insieme a quelle del compositore Ricardo Castro, costituiscono il più importante repertorio messicano per questo strumento. La maggior parte delle composizioni per chitarra, come le Variaciones y Fuga sobre ‘La Folia’ (1929) e la Sonatina meridional (1939), fu resa celebre dalle interpretazioni di Andrés Segovia, al quale il compositore dedicò nel 1940 il Concierto del sur. La scrittura musicale di Ponce è legata alla tradizione classica europea e si basa su una ricerca melodica e armonica semplice, pur senza tralasciare elementi ritmici folcloristici.
Nel Concierto romantico per pianoforte e orchestra (1910) si riflette maggiormente l’epica romantica, mentre nel Concierto per violino e orchestra (1943), suo ultimo lavoro compiuto, si riscontrano le tendenze contemporanee di Béla Bartók, Sergej Sergeevič Prokof’ev e Bohuslav Martinu. Anche le sue canzoni, come Estrellita (1912), sono diventate molto popolari nell’America latina e furono interpretate tra gli altri da Plácido Domingo, José Carreras.
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per chitarra (Mazurka – Tropico – Rumba)
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Manuel María Ponce nacque l’8 dicembre 1882 a Fresnillo, un piccolo paese in Messico. Trasferitosi con la famiglia a Aguascalientes, la sua formazione musicale ebbe luogo in un momento in cui la cultura musicale messicana era fortemente influenzata da quella europea. Iniziò lo studio del pianoforte in tenera età con la sorella Josefina, successivamente dal 1901 al 1903 frequentò il Conservatorio Nazionale di Musica. I suoi studi proseguirono nel 1904 con Marco Enrico Bossi presso il Liceo Musicale di Bologna, e dal 1904 e il 1908 con Martin Kreuze a Berlino. Tra il 1915 e il 1917 soggiornò all’Havana e dal 1925 e il 1933 a Parigi, dove fece amicizia con il compositore Paul Dukas e fu influenzato dalle tendenze musicali nazionaliste. Dal 1945 Ponce fu direttore del Scuola Superiore di Musica dell’Università Autonoma di Città del Messico, dove istituì una cattedra di folclore musicale. Lavorò inoltre come redattore della rivista Cultura Musical. Nel 1947 ricevette il Premio Nazionale delle Arti. Morì a Città del Messico il 24 aprile 1948.
La produzione musicale di Ponce è molto vasta e comprende un elevato numero di brani per strumenti solisti (pianoforte e chitarra), musica da camera, canzoni per voce e accompagnamento, nonché tre concerti per strumento solista (rispettivamente per pianoforte, chitarra e violino) e per orchestra. Le sue composizioni per pianoforte solo, insieme a quelle del compositore Ricardo Castro, costituiscono il più importante repertorio messicano per questo strumento. La maggior parte delle composizioni per chitarra, come le Variaciones y Fuga sobre ‘La Folia’ (1929) e la Sonatina meridional (1939), fu resa celebre dalle interpretazioni di Andrés Segovia, al quale il compositore dedicò nel 1940 il Concierto del sur. La scrittura musicale di Ponce è legata alla tradizione classica europea e si basa su una ricerca melodica e armonica semplice, pur senza tralasciare elementi ritmici folcloristici.
Nel Concierto romantico per pianoforte e orchestra (1910) si riflette maggiormente l’epica romantica, mentre nel Concierto per violino e orchestra (1943), suo ultimo lavoro compiuto, si riscontrano le tendenze contemporanee di Béla Bartók, Sergej Sergeevič Prokof’ev e Bohuslav Martinu. Anche le sue canzoni, come Estrellita (1912), sono diventate molto popolari nell’America latina e furono interpretate tra gli altri da Plácido Domingo, José Carreras.
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