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Porena, Boris
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Saggista, compositore e didatta, è stato allievo di Goffredo Petrassi (con compagni di studio come Ennio Morricone, Aldo Clementi, Sergio Cafaro, ecc.).
Dopo vari riconoscimenti nazionali ed internazionali, a partire del 1968, come conseguenza del suo percorso di pensiero e di impegno sociale, rinuncia durante due decenni all’attività compositiva, e fonda il Centro Metaculturale [La sua preoccupazione per i problemi di natura globale che investono la società contemporanea lo ha portato, insieme al Centro Metaculturale, a formulare l’Ipotesi Metaculturale IMC. Questa Ipotesi Metaculturale ha conosciuto diverse formulazioni. ad esempio: a) (Formulazione 1) “Ogni nostro atto o pensiero, se non altro in quanto possibile oggetto di comunicazione, ha in sé una componente culturale che va relativizzata alla cultura che l’ha prodotta”. Ma anche: b) (Formulazione 2) “IMC coincide con la sospensione del principio di non contraddizione.” E pure in un terzo modo: c) (Formulazione 3) “Data una qualsiasi proposizione p, è sempre possibile trovare o costruire un universo culturale locale UCLp che la renda ‘vera’”]. A partire del 1988 riprende la composizione.
Nel campo della critica ha prodotto alcuni saggi rilevanti sul suo maestro, Goffredo Petrassi. La sua opera scritta copre molti campi (ha anche scritto opere poetiche in tedesco), particolarmente la pedagogia e la didattica di base, ma anche la riflessione filosofica come in “Ipotesi Metaculturale: una ipotesi per la sopravvivenza” (1999), l’entomologia e la coleotterologia. Ha scritto diversi testi sulla musica, tra i quali è di particolare rilievo “Musica e società” (Einaudi, 1975), ma anche Kinder-Musik (1973), La musica nella scuola dell’obbligo (5 volumi) (1975-1978), Nuova Didattica della Musica (revisione e commento tecnico di Paola Bučan) (1988), Del comporre. Riflessioni metaculturali a uso di professionisti e amatori di musica. (1998), Dal sapere al pensare. Per una scuola di base effettivamente rinnovata (2003).
È stato insegnante di nuova didattica della composizione al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ed è stato direttore del Centro di ricerca e sperimentazione culturale Musica in Sabina. Tra i suoi numerosi discepoli si ricordano Jesús Villa-Rojo, Luca Lombardi, Claudio Prieto, James Clifford Brown, Celestino Dionisi, Giuliano d’Angiolini, James Demby, Derek Healey, Jorge Peixinho, Oliver Wehlmann, Massimo Fornetti, Alessandro De Rosa, Emanuele Pappalardo, e la sua unica allieva Monica Conversano (vincitrice di premi internazionali di composizione e del leone d’oro a Venezia).

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Saggista, compositore e didatta, è stato allievo di Goffredo Petrassi (con compagni di studio come Ennio Morricone, Aldo Clementi, Sergio Cafaro, ecc.).
Dopo vari riconoscimenti nazionali ed internazionali, a partire del 1968, come conseguenza del suo percorso di pensiero e di impegno sociale, rinuncia durante due decenni all’attività compositiva, e fonda il Centro Metaculturale [La sua preoccupazione per i problemi di natura globale che investono la società contemporanea lo ha portato, insieme al Centro Metaculturale, a formulare l’Ipotesi Metaculturale IMC. Questa Ipotesi Metaculturale ha conosciuto diverse formulazioni. ad esempio: a) (Formulazione 1) “Ogni nostro atto o pensiero, se non altro in quanto possibile oggetto di comunicazione, ha in sé una componente culturale che va relativizzata alla cultura che l’ha prodotta”. Ma anche: b) (Formulazione 2) “IMC coincide con la sospensione del principio di non contraddizione.” E pure in un terzo modo: c) (Formulazione 3) “Data una qualsiasi proposizione p, è sempre possibile trovare o costruire un universo culturale locale UCLp che la renda ‘vera’”]. A partire del 1988 riprende la composizione.
Nel campo della critica ha prodotto alcuni saggi rilevanti sul suo maestro, Goffredo Petrassi. La sua opera scritta copre molti campi (ha anche scritto opere poetiche in tedesco), particolarmente la pedagogia e la didattica di base, ma anche la riflessione filosofica come in “Ipotesi Metaculturale: una ipotesi per la sopravvivenza” (1999), l’entomologia e la coleotterologia. Ha scritto diversi testi sulla musica, tra i quali è di particolare rilievo “Musica e società” (Einaudi, 1975), ma anche Kinder-Musik (1973), La musica nella scuola dell’obbligo (5 volumi) (1975-1978), Nuova Didattica della Musica (revisione e commento tecnico di Paola Bučan) (1988), Del comporre. Riflessioni metaculturali a uso di professionisti e amatori di musica. (1998), Dal sapere al pensare. Per una scuola di base effettivamente rinnovata (2003).
È stato insegnante di nuova didattica della composizione al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ed è stato direttore del Centro di ricerca e sperimentazione culturale Musica in Sabina. Tra i suoi numerosi discepoli si ricordano Jesús Villa-Rojo, Luca Lombardi, Claudio Prieto, James Clifford Brown, Celestino Dionisi, Giuliano d’Angiolini, James Demby, Derek Healey, Jorge Peixinho, Oliver Wehlmann, Massimo Fornetti, Alessandro De Rosa, Emanuele Pappalardo, e la sua unica allieva Monica Conversano (vincitrice di premi internazionali di composizione e del leone d’oro a Venezia).

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Dopo vari riconoscimenti nazionali ed internazionali, a partire del 1968, come conseguenza del suo percorso di pensiero e di impegno sociale, rinuncia durante due decenni all’attività compositiva, e fonda il Centro Metaculturale [La sua preoccupazione per i problemi di natura globale che investono la società contemporanea lo ha portato, insieme al Centro Metaculturale, a formulare l’Ipotesi Metaculturale IMC. Questa Ipotesi Metaculturale ha conosciuto diverse formulazioni. ad esempio: a) (Formulazione 1) “Ogni nostro atto o pensiero, se non altro in quanto possibile oggetto di comunicazione, ha in sé una componente culturale che va relativizzata alla cultura che l’ha prodotta”. Ma anche: b) (Formulazione 2) “IMC coincide con la sospensione del principio di non contraddizione.” E pure in un terzo modo: c) (Formulazione 3) “Data una qualsiasi proposizione p, è sempre possibile trovare o costruire un universo culturale locale UCLp che la renda ‘vera’”]. A partire del 1988 riprende la composizione.
Nel campo della critica ha prodotto alcuni saggi rilevanti sul suo maestro, Goffredo Petrassi. La sua opera scritta copre molti campi (ha anche scritto opere poetiche in tedesco), particolarmente la pedagogia e la didattica di base, ma anche la riflessione filosofica come in “Ipotesi Metaculturale: una ipotesi per la sopravvivenza” (1999), l’entomologia e la coleotterologia. Ha scritto diversi testi sulla musica, tra i quali è di particolare rilievo “Musica e società” (Einaudi, 1975), ma anche Kinder-Musik (1973), La musica nella scuola dell’obbligo (5 volumi) (1975-1978), Nuova Didattica della Musica (revisione e commento tecnico di Paola Bučan) (1988), Del comporre. Riflessioni metaculturali a uso di professionisti e amatori di musica. (1998), Dal sapere al pensare. Per una scuola di base effettivamente rinnovata (2003).
È stato insegnante di nuova didattica della composizione al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ed è stato direttore del Centro di ricerca e sperimentazione culturale Musica in Sabina. Tra i suoi numerosi discepoli si ricordano Jesús Villa-Rojo, Luca Lombardi, Claudio Prieto, James Clifford Brown, Celestino Dionisi, Giuliano d’Angiolini, James Demby, Derek Healey, Jorge Peixinho, Oliver Wehlmann, Massimo Fornetti, Alessandro De Rosa, Emanuele Pappalardo, e la sua unica allieva Monica Conversano (vincitrice di premi internazionali di composizione e del leone d’oro a Venezia).

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