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Seiber, Matyas
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Mátyás Seiber (1905 – 1960)

Compositore ungherese naturalizzato britannico, Mátyás Seiber si rivela autore prolifico in diversi generi musicali, compreso il jazz e la musica da film, studia inoltre le possibilità esecutive della fisarmonica rispetto alle opere classiche.

Mátyás Seiber nasce a Budapest, figlio di una valente pianista che sin dall’infanzia lo guida negli studi musicali; al Conservatorio studia violoncello con Adolf Schiffer e composizione con Zoltán Kodály. Come saggio di diploma scrive nel 1925 il Quartetto per archi n. 1 in la minore; partecipa anche a un concorso di composizione ma il suo Sestetto per fiati viene giudicato eccessivamente “progressista”.
Tra il 1927 e il 1928 Mátyás Seiber è il violoncellista di un quartetto d’archi che suona sulle navi da crociera nelle Americhe; entra in contatto con il jazz e il blues sviluppando un forte interesse per questi generi musicali. Nel 1928 Seiber si stabilisce a Francoforte assumendo l’incarico di direttore del Dipartimento di Musica Jazz presso il Conservatorio “Joseph Hoch”; a fini didattici pubblica il volume “Schule für Jazz-Schlagzeug”, mentre la rivista Melos pubblica sue suoi articoli di grande importanza: “Jazz als Erziehungsmittel” e “Jazz-Instrumente, Jazz-Klang und NeueMusik”. Quando il Dipartimento Jazz viene chiuso dai nazisti, Mátyás Seiber emigra in Inghilterra. Nel 1936 prende dimora a Londra; qui ottiene la cattedra di composizione al Morley College, frequenta musicisti jazz, approfondisce le possibilità espressive della fisarmonica, partecipa alla fondazione del British College of Accordionists di cui è anche uno dei docenti. Mátyás Seiber collabora con la BBC e l’industria cinematografica britannica; scrive arrangiamenti e musiche di scena. Tra i suoi lavori più importanti è da citare la colonna sonora del film d’animazione “La fattoria degli animali” (1954), tratto dall’omonimo romanzo di Orwell.
Mátyás Seiber muore improvvisamente in un incidente d’auto occorsogli nel Parco Nazionale Kruger; nel 1960 si trovava in Sudafrica, impegnato in un ciclo di conferenze.
L’opera di Mátyás Seiber risente delle influenze della tradizione popolare ungherese, della musica seriale e del jazz; il suo interesse per quest’ultimo genere musicale traspare nitidamente nel suo secondo Quartetto per archi e nei brani Jazolette I e II. Tutte le sue opere più leggere e quelle per fisarmonica sono state pubblicate sotto lo pseudonimo di George S. Mathis. Tra le composizioni per la fisarmonica vanno ricordate un Preludio e Fuga nello stile di Buxtehude e la Suite Irlandese, il suo ultimo suo lavoro, diventato repertorio usuale delle orchestre di fisarmoniche partecipanti ai Campionati nazionali del Regno Unito. Per lo studio di questo strumento scrive un monumentale Metodo in dieci volumi.

 

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13 pubblicazioni in catalogo

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Mátyás Seiber (1905 – 1960)

Compositore ungherese naturalizzato britannico, Mátyás Seiber si rivela autore prolifico in diversi generi musicali, compreso il jazz e la musica da film, studia inoltre le possibilità esecutive della fisarmonica rispetto alle opere classiche.

Mátyás Seiber nasce a Budapest, figlio di una valente pianista che sin dall’infanzia lo guida negli studi musicali; al Conservatorio studia violoncello con Adolf Schiffer e composizione con Zoltán Kodály. Come saggio di diploma scrive nel 1925 il Quartetto per archi n. 1 in la minore; partecipa anche a un concorso di composizione ma il suo Sestetto per fiati viene giudicato eccessivamente “progressista”.
Tra il 1927 e il 1928 Mátyás Seiber è il violoncellista di un quartetto d’archi che suona sulle navi da crociera nelle Americhe; entra in contatto con il jazz e il blues sviluppando un forte interesse per questi generi musicali. Nel 1928 Seiber si stabilisce a Francoforte assumendo l’incarico di direttore del Dipartimento di Musica Jazz presso il Conservatorio “Joseph Hoch”; a fini didattici pubblica il volume “Schule für Jazz-Schlagzeug”, mentre la rivista Melos pubblica sue suoi articoli di grande importanza: “Jazz als Erziehungsmittel” e “Jazz-Instrumente, Jazz-Klang und NeueMusik”. Quando il Dipartimento Jazz viene chiuso dai nazisti, Mátyás Seiber emigra in Inghilterra. Nel 1936 prende dimora a Londra; qui ottiene la cattedra di composizione al Morley College, frequenta musicisti jazz, approfondisce le possibilità espressive della fisarmonica, partecipa alla fondazione del British College of Accordionists di cui è anche uno dei docenti. Mátyás Seiber collabora con la BBC e l’industria cinematografica britannica; scrive arrangiamenti e musiche di scena. Tra i suoi lavori più importanti è da citare la colonna sonora del film d’animazione “La fattoria degli animali” (1954), tratto dall’omonimo romanzo di Orwell.
Mátyás Seiber muore improvvisamente in un incidente d’auto occorsogli nel Parco Nazionale Kruger; nel 1960 si trovava in Sudafrica, impegnato in un ciclo di conferenze.
L’opera di Mátyás Seiber risente delle influenze della tradizione popolare ungherese, della musica seriale e del jazz; il suo interesse per quest’ultimo genere musicale traspare nitidamente nel suo secondo Quartetto per archi e nei brani Jazolette I e II. Tutte le sue opere più leggere e quelle per fisarmonica sono state pubblicate sotto lo pseudonimo di George S. Mathis. Tra le composizioni per la fisarmonica vanno ricordate un Preludio e Fuga nello stile di Buxtehude e la Suite Irlandese, il suo ultimo suo lavoro, diventato repertorio usuale delle orchestre di fisarmoniche partecipanti ai Campionati nazionali del Regno Unito. Per lo studio di questo strumento scrive un monumentale Metodo in dieci volumi.

 

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Mátyás Seiber nasce a Budapest, figlio di una valente pianista che sin dall’infanzia lo guida negli studi musicali; al Conservatorio studia violoncello con Adolf Schiffer e composizione con Zoltán Kodály. Come saggio di diploma scrive nel 1925 il Quartetto per archi n. 1 in la minore; partecipa anche a un concorso di composizione ma il suo Sestetto per fiati viene giudicato eccessivamente “progressista”.
Tra il 1927 e il 1928 Mátyás Seiber è il violoncellista di un quartetto d’archi che suona sulle navi da crociera nelle Americhe; entra in contatto con il jazz e il blues sviluppando un forte interesse per questi generi musicali. Nel 1928 Seiber si stabilisce a Francoforte assumendo l’incarico di direttore del Dipartimento di Musica Jazz presso il Conservatorio “Joseph Hoch”; a fini didattici pubblica il volume “Schule für Jazz-Schlagzeug”, mentre la rivista Melos pubblica sue suoi articoli di grande importanza: “Jazz als Erziehungsmittel” e “Jazz-Instrumente, Jazz-Klang und NeueMusik”. Quando il Dipartimento Jazz viene chiuso dai nazisti, Mátyás Seiber emigra in Inghilterra. Nel 1936 prende dimora a Londra; qui ottiene la cattedra di composizione al Morley College, frequenta musicisti jazz, approfondisce le possibilità espressive della fisarmonica, partecipa alla fondazione del British College of Accordionists di cui è anche uno dei docenti. Mátyás Seiber collabora con la BBC e l’industria cinematografica britannica; scrive arrangiamenti e musiche di scena. Tra i suoi lavori più importanti è da citare la colonna sonora del film d’animazione “La fattoria degli animali” (1954), tratto dall’omonimo romanzo di Orwell.
Mátyás Seiber muore improvvisamente in un incidente d’auto occorsogli nel Parco Nazionale Kruger; nel 1960 si trovava in Sudafrica, impegnato in un ciclo di conferenze.
L’opera di Mátyás Seiber risente delle influenze della tradizione popolare ungherese, della musica seriale e del jazz; il suo interesse per quest’ultimo genere musicale traspare nitidamente nel suo secondo Quartetto per archi e nei brani Jazolette I e II. Tutte le sue opere più leggere e quelle per fisarmonica sono state pubblicate sotto lo pseudonimo di George S. Mathis. Tra le composizioni per la fisarmonica vanno ricordate un Preludio e Fuga nello stile di Buxtehude e la Suite Irlandese, il suo ultimo suo lavoro, diventato repertorio usuale delle orchestre di fisarmoniche partecipanti ai Campionati nazionali del Regno Unito. Per lo studio di questo strumento scrive un monumentale Metodo in dieci volumi.

 

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