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Souris, Andre
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André Souris (1899 – 1970)

Compositore, direttore d’orchestra, musicologo, critico e poeta, André Souris ha un ruolo importante nello sviluppo della musica contemporanea in Belgio, anche come direttore dell’Istituto Nazionale di Radiofonia; è ricordato soprattutto per la sua adesione al Movimento Surrealista.

André Souris nasce a Marchienneau-Pont, Hainaut, e studia al Conservatorio di Bruxelles diplomandosi nel 1918 in violino e composizione.
Le sue prime opere risentono dell’influenza di Claude Debussy, ma dopo il 1923, attratto dai Concerti Pro Arte, adotta a modello Erik Satie e Igor Stravinsky; André Souris si avvicina all’estetica surrealista e il 16 marzo 1925, durante un concerto in cui viene eseguito il “Pierrot Lunaire” di Schönberg, incontra il poeta Paul Nougé, il principale teorico del gruppo surrealista di Bruxelles. La loro collaborazione si concretizza nell’opera “Quelques airs de Clarisse Jurainville”, rappresentata il 23 maggio 1928, e il cui titolo fa riferimento a un’insegnante di francese del XIX secolo; così come il testo di Nougé utilizza frasi desuete, anche la musica di Souris si avvale di elementi arcaici e popolari.
André Souris nel 1936 viene contestato per alcune scelte musicali ed estromesso dal Gruppo; il suo interesse si volge verso la musica jazz e la dodecafonia, scrive musica da film, si dedica inoltre alla ricerca di musica antica ed etnica.
La sua produzione musicale non è tuttavia imponente; lascia anche trascrizioni di vecchie intavolature per liuto e alcuni saggi in merito al rapporto tra musica e surrealismo e alla teoria della musica dodecafonica e seriale.

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Compositore, direttore d’orchestra, musicologo, critico e poeta, André Souris ha un ruolo importante nello sviluppo della musica contemporanea in Belgio, anche come direttore dell’Istituto Nazionale di Radiofonia; è ricordato soprattutto per la sua adesione al Movimento Surrealista.

André Souris nasce a Marchienneau-Pont, Hainaut, e studia al Conservatorio di Bruxelles diplomandosi nel 1918 in violino e composizione.
Le sue prime opere risentono dell’influenza di Claude Debussy, ma dopo il 1923, attratto dai Concerti Pro Arte, adotta a modello Erik Satie e Igor Stravinsky; André Souris si avvicina all’estetica surrealista e il 16 marzo 1925, durante un concerto in cui viene eseguito il “Pierrot Lunaire” di Schönberg, incontra il poeta Paul Nougé, il principale teorico del gruppo surrealista di Bruxelles. La loro collaborazione si concretizza nell’opera “Quelques airs de Clarisse Jurainville”, rappresentata il 23 maggio 1928, e il cui titolo fa riferimento a un’insegnante di francese del XIX secolo; così come il testo di Nougé utilizza frasi desuete, anche la musica di Souris si avvale di elementi arcaici e popolari.
André Souris nel 1936 viene contestato per alcune scelte musicali ed estromesso dal Gruppo; il suo interesse si volge verso la musica jazz e la dodecafonia, scrive musica da film, si dedica inoltre alla ricerca di musica antica ed etnica.
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André Souris nasce a Marchienneau-Pont, Hainaut, e studia al Conservatorio di Bruxelles diplomandosi nel 1918 in violino e composizione.
Le sue prime opere risentono dell’influenza di Claude Debussy, ma dopo il 1923, attratto dai Concerti Pro Arte, adotta a modello Erik Satie e Igor Stravinsky; André Souris si avvicina all’estetica surrealista e il 16 marzo 1925, durante un concerto in cui viene eseguito il “Pierrot Lunaire” di Schönberg, incontra il poeta Paul Nougé, il principale teorico del gruppo surrealista di Bruxelles. La loro collaborazione si concretizza nell’opera “Quelques airs de Clarisse Jurainville”, rappresentata il 23 maggio 1928, e il cui titolo fa riferimento a un’insegnante di francese del XIX secolo; così come il testo di Nougé utilizza frasi desuete, anche la musica di Souris si avvale di elementi arcaici e popolari.
André Souris nel 1936 viene contestato per alcune scelte musicali ed estromesso dal Gruppo; il suo interesse si volge verso la musica jazz e la dodecafonia, scrive musica da film, si dedica inoltre alla ricerca di musica antica ed etnica.
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