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Ivan Fedele, CON FIGURA
Ivan Fedele, CON FIGURA

L’album digitale Con figura contiene due lavori di Ivan Fedele, Varnelis Varitations e Due notturni con figura accomunati dall’utilizzo del pianoforte in combinazione con l’elettronica dal vivo.

Varnelis Variations (2023) nasce dall’incontro di Ivan Fedele con l’arte di Kazys Varnelis, in particolare con le sue opere di optical art. Composta per pianoforte e live electronics, l’opera è divisa in due sezioni: la prima, “bianco e nero“, esplora un linguaggio armonico più semplice, basato sull’alternanza di gruppi di note bianche e nere. La seconda, “cromatica“, si arricchisce di un ampio ventaglio timbrico, con un’armonizzazione più complessa e “colorata”. L’elettronica ha il compito di enfatizzare le sfumature microscopiche e le illusioni acustiche, riflettendo l’effetto visivo delle opere di Varnelis. L’uso ricorsivo di pattern e figure, un elemento caro al minimalismo, richiama le dinamiche visive dell’artista, creando un parallelismo tra la musica e le sue illusioni ottiche. Il risultato è un pezzo ricco di contrasti, che fonde la geometria musicale alla fluidità dell’elettronica.

Due notturni con figura (2007), anch’essa per pianoforte ed elettronica live, è una composizione che esplora la notte come un paesaggio sonoro sospeso e misterioso. Il primo notturno è un omaggio a Vox balenae di George Crumb, mentre il secondo si ispira alla Cathédrale engloutie di Claude Debussy. La parte elettronica, ricavata direttamente dal suono del pianoforte (sia tramite strofinamenti o percussioni sulle corde, sia tramite live electronics), dà vita a un ambiente sonoro che trasforma il pianoforte in un soggetto immerso in un paesaggio in continua evoluzione. La spazializzazione dell’elettronica, con l’uso di altoparlanti disposti in modo geometrico, contribuisce a creare un’esperienza sonora tridimensionale, in cui il pianoforte si muove all’interno di uno spazio acustico definito. La “figura” evocata dal titolo è proprio il pianoforte, che diventa parte integrante di un universo sonoro che si espande e si trasforma.

I musicisti che hanno preso parte all’incisione del disco sono:
Aldo Orvieto al pianoforte e Alvise Vidolin, Paolo Zavagna e Simone Conforti per la parte elettronica.

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